Domenica 29 settembre Papa Francesco celebrerà una Messa in Piazza San Pietro in occasione della 105esima “Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato”. Una scelta, quest’ultima, rivolta a sottolineare l’importanza che il Santo Padre riserva alla questione.
E sappiamo bene quanto il tema sia sentito soprattutto nel nostro paese.
A dare l’annuncio ufficiale è stata la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Integrale. Il dicastero è guidato da Papa Francesco che ha recentemente deciso di creare cardinale uno dei sottosegretari, padre Michael Czerny.
La Messa del 29 settembre si aggiunge a quella che Bergoglio presiede con i migranti ogni 8 luglio per ricordare il suo primo viaggio a Lampedusa.
Il tema della Giornata di quest’anno è “Non si tratta solo di migranti”. È la prima volta che la giornata si celebra nell’ultima domenica di settembre.
Dal 2005, San Giovanni Paolo aveva stabilito la Giornata nella prima domenica dopo l’Epifania, ma il Papa “che viene dalla fine del mondo” ha cambiato la data su richiesta di varie conferenze episcopali.
La Giornata ha origine nel 1914, quando Pio X invitò i cristiani a pregare per i migranti. Era qualche mese prima della Prima Guerra Mondiale, ed era ben presente negli occhi del Papa il dramma dei milioni di italiani che avevano lasciato il Paese. Il suo successore, Benedetto XV, istituì la Giornata del Migrante per sostenere le opere pastorali che aiutavano gli emigrati italiani.
Dal 1952, la Giornata del Migrante prende un connotato più internazionale, tanto che le Chiese particolari sono chiamate a scegliere una data per celebrarla nel corso dell’anno liturgico.
Il primo Papa a indirizzare un messaggio specifico per la Giornata è stato San Giovanni Paolo II nel 1985. Nel 2004, il Pontificio Consiglio della Pastorale dei Migranti e gli Itineranti estese la Giornata anche ai Rifugiati.