Quello che si temeva e’ gia’ sotto gli occhi di tutti e sta accadendo senza sconti comportamentali. Gesti di violenza, aggressione, “sfogo” della liberta’ negata e riacquistata inizia a far sentire i suoi effetti non sempre positivi. I giornali hanno gia’ iniziato a riportare eventi spiacevoli che vedono spesso protagonisti i giovani, autori di risse e azioni violenti che vanno subito racchiusi in parentesi di riflessione.
La rabbia e il nervosismo dopo covid 19 galoppano e mietono insicurezza e spesso ci scappa la vittima. Il linguaggio verbale poco consono alle regole del quieto vivere prendono il sopravvento mentre l’autocontrollo non si sa piu’ dove sta di casa. Occorre si riaprire le porte di casa, prima però è necessario spurgare animo, cuore, pensieri e indecisioni per dare voce al meglio che abita dentro il proprio cuore.
La pandemia ha distrutto ogni cosa, principalmente ha messo a nudo se stessi facendo emergere insicurezze, caratteri piu’ o meno introversi, paure, conflitti con se stessi e buttati surrogati di incoerenza buttati e cestinati sul conto degli altri. Oggi si inizia a rivedere la luce e tanti pensano di avere il diritto di recuperare il tempo perduto con n imposizione del proprio “ego ” che domina su tutto e tutti.
Il virus dell’ aggressivita’ non conosce vaccino. E’ necessario non ripartire con animo a pezzi pensi riflettere sul senso della vita e di cosa il virus ci ha voluto insegnare. Riprendere la propria vita in mano dopo aver messo al proprio posto i cocci di un mosaico che si chiama identita’ e solarita’. Che si faccia al piu’ presto: ne vale la vita.