martedì, 17 Dicembre, 2024
Società

In sud America i centri polivalenti grazie all’8xmille

I progetti finanziati dalla Cei con i proventi dell’8xmille possono dare vita a qualcosa di molto grande e articolato, in grado di elevare la qualità della vita di intere comunità. Come in America meridionale, dove stanno prendendo piede i centri polivalenti, vere e proprie agorà in cui incontrarsi, dialogare, scambiare saperi a tutti livelli e seguire corsi professionalizzanti. Dove un giovane, altrimenti senza molte risorse per la sopravvivenza, può entrarvi bambino e uscirne adulto autosufficiente.

 

Cosa offrono i centri polivalenti

Con l’obiettivo di sottrarre i ragazzi alla strada, i centri polivalenti si basano su un modello educativo che prevede una educazione a tutto tondo: i ragazzi (bambini, adolescenti e giovani) vi trascorrono quasi l’intera giornata partecipando a diversi tipi di attività volte ad integrare la loro istruzione elementare, in ambienti di apprendimento diversificati. L’obiettivo generale è promuovere lo sviluppo di conoscenze e abilità, attraverso la conoscenza teorica ma anche un apprendistato sul campo, a volte costruendo un orto didattico, altre volte svolgendo attività pratiche relative alla gestione del territorio. Un centro polivalente può offrire supporto agli studenti e alle famiglie attraverso terapie e seminari con il supporto della rete di Servizi Sociali del comune oppure assistenza individuale doposcuola di ortografia, matematica, geografia, storia a bambini e adolescenti dai 10 ai 16 anni che hanno difficoltà a comprendere e utilizzare i contenuti di queste discipline, favorendone lo sviluppo. Il centro è anche il luogo di scambio di esperienze individuali e collettive, di abilità sociali e professionali, del patrimonio di educazione ambientale, agro-ecologica ed etica

 

Conoscenza, ma anche socialità e relazioni familiari

Questi progetti intervengono sul processo di formazione globale di bambini e adolescenti: dalla conoscenza di base delle lingue maggiormente parlate in quei territori (come il portoghese, il francese e l’inglese) allo sviluppo di un atteggiamento critico nei confronti della lettura e della scrittura; dallo sviluppo delle capacità di apprendimento orale allo sviluppo del pensiero logico; dall’acquisizione di conoscenze matematiche alla capacità di elaborare ragionamenti logico-matematici necessari per comprendere le operazioni fondamentali. Ma intervengono anche sulla loro socializzazione e affettività, promuovendo anche la partecipazione delle famiglie, per accrescere le relazioni interne e risolvere eventuali. Le Figlie di Maria Missionarie sperano di crearne proprio uno in Alagoas, nel nord-est del Brasile. Ecco perché è importante quella firma in dichiarazione dei redditi.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Caro scuola, l’ennesima stangata

Cristina Calzecchi Onesti

L’estro di Paganini rivive sulle corde di Carlotta Dalia e Giuseppe Gibboni

Rosalba Panzieri

Giansanti (Confagricoltura): manodopera nei campi è crisi profonda. Rivedere ingressi e contratti

Valerio Servillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.