I progetti finanziati dalla Cei con i proventi dell’8xmille possono dare vita a qualcosa di molto grande e articolato, in grado di elevare la qualità della vita di intere comunità. Come in America meridionale, dove stanno prendendo piede i centri polivalenti, vere e proprie agorà in cui incontrarsi, dialogare, scambiare saperi a tutti livelli e seguire corsi professionalizzanti. Dove un giovane, altrimenti senza molte risorse per la sopravvivenza, può entrarvi bambino e uscirne adulto autosufficiente.
Cosa offrono i centri polivalenti
Con l’obiettivo di sottrarre i ragazzi alla strada, i centri polivalenti si basano su un modello educativo che prevede una educazione a tutto tondo: i ragazzi (bambini, adolescenti e giovani) vi trascorrono quasi l’intera giornata partecipando a diversi tipi di attività volte ad integrare la loro istruzione elementare, in ambienti di apprendimento diversificati. L’obiettivo generale è promuovere lo sviluppo di conoscenze e abilità, attraverso la conoscenza teorica ma anche un apprendistato sul campo, a volte costruendo un orto didattico, altre volte svolgendo attività pratiche relative alla gestione del territorio. Un centro polivalente può offrire supporto agli studenti e alle famiglie attraverso terapie e seminari con il supporto della rete di Servizi Sociali del comune oppure assistenza individuale doposcuola di ortografia, matematica, geografia, storia a bambini e adolescenti dai 10 ai 16 anni che hanno difficoltà a comprendere e utilizzare i contenuti di queste discipline, favorendone lo sviluppo. Il centro è anche il luogo di scambio di esperienze individuali e collettive, di abilità sociali e professionali, del patrimonio di educazione ambientale, agro-ecologica ed etica
Conoscenza, ma anche socialità e relazioni familiari
Questi progetti intervengono sul processo di formazione globale di bambini e adolescenti: dalla conoscenza di base delle lingue maggiormente parlate in quei territori (come il portoghese, il francese e l’inglese) allo sviluppo di un atteggiamento critico nei confronti della lettura e della scrittura; dallo sviluppo delle capacità di apprendimento orale allo sviluppo del pensiero logico; dall’acquisizione di conoscenze matematiche alla capacità di elaborare ragionamenti logico-matematici necessari per comprendere le operazioni fondamentali. Ma intervengono anche sulla loro socializzazione e affettività, promuovendo anche la partecipazione delle famiglie, per accrescere le relazioni interne e risolvere eventuali. Le Figlie di Maria Missionarie sperano di crearne proprio uno in Alagoas, nel nord-est del Brasile. Ecco perché è importante quella firma in dichiarazione dei redditi.