Sono ben 57 gli emendamenti presentati da Anief alla V Commissione Bilancio della Camera per cambiare il decreto Sostegni-bis: tra essi, il sindacato ha suggerito anche specifiche proposte emendative riguardanti gli insegnanti di religione cattolica.
“Se infatti un insegnante su tre nelle scuole italiane di ogni ordine e grado lavora con un contratto a tempo determinato, la percentuale nazionale per il comparto dei docenti di religione cattolica presenta una statistica di un docente non stabilizzato su due – spiega Anief -.
Tre emendamenti al decreto Sostegni Bis sono dunque stati predisposti per proporre l’uscita dal precariato di questi colleghi prima del bando del nuovo concorso dedicato. Innanzitutto, con l’emendamento n. 47, si propone l’assunzione a tempo indeterminato per tutti i colleghi che hanno superato 48 mesi di servizio ed hanno la cattedra completa (o almeno 12 ore nella Primaria); essi sono gia’ assimilati ai colleghi stabilizzati per regime stipendiale con N05; la loro assunzione in ruolo non comporterebbe dunque alcun aggravio per le casse dello Stato”.
In secondo luogo, con l’emendamento n. 39, Anief chiede “una graduatoria per soli titoli ai fini dell’assunzione di 7 mila insegnanti con piu’ di 24 mesi di servizio; da ricordare anche la nostra pregressa richiesta al Ministero dell’Istruzione per l’assunzione di tutti i colleghi ancora presenti nelle liste del concorso espletato nel 2004, cosi’ come disposto dall’art. 1 bis, comma 3, del DL 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, nella L 20 dicembre 2019, n.159”.