Le brutte esperienze del passato come lezioni per non ripetere certi errori e di conseguenza proteggere il calcio. In un intervento all’assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha assicurato l’impegno del mondo del pallone nella lotta contro ogni forma di corruzione. “La nuova Fifa ha imparato dalle sue esperienze passate, ha capito che le organizzazioni sportive possono essere gravemente colpite dalla corruzione e dai comportamenti di ricerca di rendite degli individui – ha spiegato il presidente della Federcalcio mondiale -, per questo sono necessari controlli appropriati e continui”.
Infantino ha anche parlato della partnership della Fifa con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC). “Il lancio del Global Integrity Program della Fifa, sviluppato in collaborazione con l’UNODC, e’ una pietra miliare nel nostro impegno per questa causa. La manipolazione delle partite, sebbene relativamente rara, ha un impatto devastante sull’integrita’ del gioco, delle competizioni e delle squadre. Anche il sistema dei trasferimenti internazionali deve essere idoneo allo scopo. Un calciomercato alimentato dalla speculazione e non dalla solidarieta’ significa un rischio crescente di conflitti di interesse, enorme inflazione di mercato e un crescente squilibrio competitivo”.
Per far fronte a tutte queste esigense, e’ stata creata “la Fifa Clearing House, una controparte centrale incaricata di eseguire tutti i controlli richiesti nei trasferimenti dei giocatori e di garantire che il denaro pagato dal club acquirente sia distribuito correttamente ai club di formazione nel rispetto delle normative finanziarie nazionali e internazionali”. Il presidente della Federazione internazionale, sottolinea una nota, ha ribadito come tutte le attivita’ della Fifa debbano essere svolte con trasparenza, supportate da tutte le opportune verifiche. “Dobbiamo avere procedure di gara che siano completamente trasparenti, criteri di valutazione chiari e rispettare principi etici, cosi’ come accade nell’assegnazione delle sedi dei Mondiali”.