Chiunque si voglia prendere la briga di leggere il testo del d.l. Semplificazioni si accorgerà ben presto che anche Draghi rischia, in questo campo, un clamoroso tonfo.
Scegliete a caso un articolo o comma e incapperete in un labirinto di rimandi ad altre norme in cui perdersi è un pericolo anche per i più avveduti legulei.
TESTI DI LEGGE INCOMPRENSIBILI
Le modifiche apportate alle leggi esistenti in materia di ambiente, appalti, e via dicendo, utilizzano un linguaggio identico a quello usato nel passato e da tutti definito incomprensibile. Il burocratese, lingua artificiale che si nutre di rimandi interni a leggi citate per numero e a commi di altri articoli.
Una tecnica che determina nel lettore senso di smarrimento, frustrazione, perdita di senno e consente a chiunque di sostenere ogni argomento interpretativo, e il suo contrario. Perché gli autori delle presunte semplificazioni sono gli stessi burocrati governativi o parlamentari che hanno redatto i testi di legge precedenti. Non i parlamentari, ma quella casta di persone che ha in mano il potere di tradurre in parole di legge i desideri, le aspirazioni e gli scopi dei politici.
Negli USA è in vigore da 21 anni il Plain Writing Act, una legge che obbliga a scrivere i testi di legge in ‘inglese semplice’, e ad istruire i burocrati a farlo.
Anche in Italia era stato fatto un tentativo con la legge (https://www.camera.it/parlam/leggi/99050l.htm) con la Legge semplificazione del 1998, oltre 23 anni fa, rimasta lettera morta, perché non prevede sanzioni o monitoraggio adeguati.
EMANARE UN DECRETO LEGGE COMPRENSIBILITA’
Quindi Draghi deve proporre un decreto legge, che potremmo chiamare DL Comprensibilità che preveda 4 cose fondamentali:
1) Le leggi ed ogni provvedimento amministrativo devono essere redatti in italiano comprensibile, con obbligo di sintesi espressiva di ogni numero di legge, comma od articolo citato nel testo (es. Legge XY numero Z art.7 comma 2 -bis = Composizione della Commissione di VIA).
2) Ciascuna norma che contenga termini, prescrizioni, obblighi di fare o di modificare, deve essere seguita da una tabella esemplificativa che contenga una sintesi grafica dei tempi e delle attività previste (la famosa ‘tempistica’ o ‘cronoprogramma’), con valore di legge.
3) Una Commissione che riscriva in italiano comprensibili i maggiori testi di legge vigente cominciando da quelli collegati al PNRR ed alla sua attuazione.
4) Una verifica ogni due anni della comprensibilità delle norme approvate pena la nullità della legge per contrarietà al principio costituzionale di ragionevolezza e la responsabilità erariale di chi l’ha redatta.
Una legge incomprensibile è infatti una legge irragionevole. Se Draghi riuscisse in questo compito, sarebbe un salvatore della Patria.