Le proteste dei sindacati raddoppiano, non solo una mobilitazione contro gli infortuni e morti sul lavoro ma anche iniziative contro il blocco della proroga dei licenziamenti. Continua, così con premesse e iniziative più incisive, sino a fine mese la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil. “In questi giorni”, sottolineano i leader confederali, “alle ragioni della protesta si aggiungono anche i temi della proroga del blocco dei licenziamenti, delle semplificazioni in materia di appalti e quelli relativi al perdurare della mancanza di soluzioni alle tante crisi industriali”.
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, rilanciano i motivi della protesta puntando contro Confindustria che ha chiesto e ottenuto il via libera ai licenziamenti. “In particolare”, sottolineano i tre leader sindacali, “consideriamo inaccettabile e socialmente pericolosa la posizione della Confindustria che si ostina a rifiutare la proroga del blocco dei licenziamenti in questa fase, tanto più alla luce dei finanziamenti di carattere sia generale sia specifici, destinati alle aziende e mai selettivi. Non possiamo assolutamente”, sottolineano, “permetterci il rischio della perdita di ulteriori centinaia di migliaia di posti di lavoro”.
In conclusione Landini, Sbarra e Bombardieri fanno sapere che “sull’insieme di queste proposte Cgil, Cisl e Uil chiederanno un incontro ai gruppi parlamentari e l’avvio di un serio confronto con il Governo sulle priorità da noi indicate e saranno davanti a Piazza Montecitorio venerdì mattina, 28 maggio, per una manifestazione a sostegno di queste rivendicazioni”.