lunedì, 16 Dicembre, 2024
Società

Ridiamo voce ai tanti “Martiri”

Nella splendida cornice della Valle dei Templi, dove lo sguardo del “giudice ragazzino” Rosario Livatino, del giudice “Antonino Saetta”, si saranno persi fra la bellezza dei Templi, tra il cielo stellato e il Teatro della Concordia dove Giovanni Paolo II avverti’ potentemente i mafiosi “Verra’ una volta il giudizio di Dio”, in una magica atmosfera di primavera, abbiamo ritirato il Premio Internazionale “Antigone ” Giustizia- e Legalità. La stampa ne ha dato ampio spazio come “La Discussione” che ringrazio di cuore per l’azione di evangelizzazione culturale che sta offrendo principalmente al mondo giovanile di tutta Italia.

E proprio ai giovani, agli “ultimi” è stato dedicato questo segno di riconoscimento che arriva in casa Parlamento della Legalità Internazionale e si posa sul cuore di tanti, giovani e meno giovani, tutti e tanti impegnati sul solco dei martiri a ridare voce e speranza a chi invoca un’alba nuova e come il viandante stanco ma non sconfitto dice alla guardia sulla torre “Sentinella , quanto dista all’Alba ?”.

L’ Alba è all’orizzonte, brilla già nello sguardo indifeso dei piccoli, fra le mani dei lavoratori, tra le pagine dei diari di tanti giovani che rifiutano la logica delle raccomandazioni e dei compromessi, dei paradisi artificiali e delle menzogne confezionate per mezze verità. Un Premio Internazionale consegnato dalla presidente Onoraria dell’Accademia Studi Mediterranei, Assunta Gallo e da monsignor Enrico Dal Covolo, gia’ Rettore della Pontificia Universita’ del Laterano- Citta’ del Vaticano, Vescovo consacrato da Papa Benedetto XVI e di forte ispirazione Salesiana. La cerimonia viene trasmessa in collegamento nazionale con tante scuole che si ritrovano in linea con quanto si svolge nella sala conferenza dell’Hotel della Valle.

Al nostro arrivo ecco le TV in agguato. Chiedono e si complimentano (da anni seguono il cammino culturale del Parlamento della Legalità Internazionale grazie alla conferma di monsignor Carmelo Ferrara, Arcivescovo emerito della Diocesi agrigentina che disse e lo mise per iscritto che “Il Parlamento della Legalità’ Internazionale e’ la risposta vivente all’anatema di San Giovanni Paolo II ) mentre si va in sala purché’ i giovani attendono in collegamento un messaggio di speranza, una espressione come quella corretta dal giudice Antonino Caponnetto (Primo presidente Onorario del Parlamento della Legalità’ internazionale )che ripeteva “Aprite le porte alla Speranza , scendete per le piazze…la mafia prima o poi finirà’…coraggio, non e’ tutto finito”. E noi questa certezza la controfirmiamo.

 

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