La firma del 5×1000 all’Enea di quest’anno sara’ destinata a un progetto di ricerca e sviluppo basato sull’utilizzo di piante ‘biofabbrica’ per realizzare vaccini, anticorpi e prodotti diagnostici per la pandemia da Covid-19.
L’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha infatti deciso di destinare i fondi raccolti con le dichiarazioni dei redditi alla realizzazione di un centro di eccellenza per la produzione di biofarmaci e vaccini attraverso una piattaforma innovativa “Plant Molecular Farming”, in grado di soddisfare la domanda nazionale in tempi brevi e con investimenti notevolmente inferiori a quelli necessari per impianti tradizionali di sintesi di biofarmaci. Il progetto si basa su un insieme di biotecnologie avanzate che prevedono l’uso di piante “intelligenti” che, opportunamente istruite, sono in grado di effettuare la sintesi di molecole bioattive.
Di fatto, la pianta diventa tra i sistemi biologici piu’ economici e facili per produrre queste molecole ad alto valore aggiunto, utilizzando semplicemente luce, acqua e sostanze nutritive. Secondo le stime una serra di 12.500 mq o un impianto di agricoltura verticale (vertical farming) di soli 2.000 mq sarebbero in grado di soddisfare l’intera domanda italiana annuale di bioterapeutici (vaccini, anticorpi) e diagnostici. In queste strutture sarebbe anche possibile produrre anticorpi da utilizzare per lo screening diagnostico di massa, l’immunoterapia passiva e la vaccinazione dal Covid-19 e possibili nuove pandemie.