venerdì, 22 Novembre, 2024
Energia

Il boom carburanti minaccia la ripresa. Coldiretti: “Bio energie”

Rincari di carburanti, ecco la prima minaccia per la ripresa. A sottolineare i pericoli della fiammata dei prezzi di benzina e gasolio è la Coldiretti. In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada il nuovo record dei prezzi dei carburanti ha, secondo le stime della Confederazione, “un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici”. Il balzo delle quotazioni della benzina che si avvicina a quota 1,6 euro al litro, preoccupa il settore agricolo che risente immediatamente degli aumenti che poi si replicheranno sull’intera filiera.

“L’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce”, calcola la Coldiretti, “il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese”.

 

Il peso sull’agroalimentare

A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una accurata analisi della Coldiretti su dati Ismea. In queste condizioni, la Confederazione rilancia il suo Piano di innovazione, ricordando come sia importante individuare alternative green come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sul Recovery plan. L’obiettivo è sviluppare le bioenergie in Italia e ridurre l’uso di idrocarburi.

“Ma con il Piano nazionale serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Si tratta di una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge proprio il maggior costo della bolletta logistica, legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci”.

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