Dopo il via libera al decreto Sostegni bis, la fiducia del Governo, e il dibattito Parlamentare di queste ore, il provvedimento è in dirittura d’arrivo. Il decreto dovrà essere convertito in legge entro il 21 maggio. Con il provvedimento, sono in arrivo i contributi alle imprese, gli aiuti alle partite Iva, i sostegni finanziari per aziende, le agevolazioni per le piccole e medie imprese che investono in nuove tecnologie.
Sono, inoltre, previsti sgravi contributivi per le imprese che assumono o mantengono il personale. Misura questa ultima per arginare la possibile ondata di disoccupazione che si potrebbe verificare con la fine del blocco dei licenziamenti. Tema di grande attualità con i sindacati che chiedono la proroga fino ad ottobre e Confindustria che chiede il via libera ai tagli di personale per riorganizzare le aziende. Incentivato anche il settore del turismo, ci sarà di nuovo il bonus vacanze e fondi per diversi ambiti, quello sociale, assistenziale e culturale.
Col nuovo decreto Sostegni, il Governo Draghi ha inoltre previsto di erogare 18 miliardi di contributi a fondo perduto alle aziende e alle partite Iva in difficoltà economica. Questo importo andrà ad aggiungersi ai 27 miliardi di sussidi fino ad ora versati alle imprese per contattare un anno di pandemia. A fronte di un crollo del fatturato del sistema economico la ripresa tuttavia si annuncia lenta, discontinua e con differenze sostanziali tra nord e sud. I conti sono ancora in rosso per la maggior parte delle attività imprenditoriali. Le analisi finanziarie non danno scampo, le perdite nel 2020 sono state pari a 350 miliardi di euro, ora con i prossimi 45 miliardi di indennizzi verrebbe coperto il 13 per cento circa delle perdite totali. Una percentuale bassa anche se significativa per le casse dello Stato.
Così l’Ufficio studi della CGIA pur riconoscendo l’atteso cambio di passo, sottolinea la situazione di particolare gravità che ha colpito migliaia di imprese. Tuttavia il Sostegni bis ha il compito di allentare le maglie della crisi e ridare un aiuto a quanti sono in particolari difficoltà. “La pandemia si sta attenuando e ci sono le condizioni per ripartire in sicurezza. Le imprese hanno bisogno di più normalità e certezze per poter pianificare le loro attività. A cominciare”, sottolinea il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, “da sostegni più robusti che devono ancora arrivare. Occorre accelerare per recuperare le perdite e rafforzare una crescita economica che è ancora troppo debole”.