sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Partiti divisi sulle parole del cardinal Bassetti

CONTRO L’OMOFOBIA. PARTITI DIVISI SULLE PAROLE DEL CARD. BASSETTI
Il Presidente Sergio Mattarella

“Le attitudini personali e l’orientamento sessuale non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perché laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica”.

Così Mattarella nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Istituita nel 2007 dall’Unione Europea per condannare le discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale, celebra la data in cui l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, eliminò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Una giornata internazionale che è di “stimolo alla riflessione ma anche all’azione: dobbiamo adottare tutte le iniziative utili a realizzare l’efficace quadro dei principi scolpiti nella nostra Costituzione”, commenta in un twitt l’ex premier Conte.

 

LE POSIZIONI CATTOLICHE SUL DDL ZAN

Chiara l’allusione di Conte al dibattito parlamentare che sta accompagnando l’iter legislativo della cosiddetta Legge Zan, sette articoli che “aggiornano” la legge Mancino contro i reati di razzismo, estendendo le pene anche a chi istiga alla violenza omofobica. Il ddl approvato alla Camera in novembre, dopo un primo rallentamento al Senato, è stato da poco incardinato in commissione Giustizia. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ne chiedono una profonda revisione, perché considerato “eccessivo rispetto agli obiettivi, pure giusti, ma sproporzionati nei contenuti – spiega il giurista e direttore di Scienza e Vita, Alberto Gambino -. Sono una clava nelle mani dei Pm”,

 

LE REAZIONI DELLA DESTRA ALLE PAROLE DEL CARDINAL BASSETTI

A sollevare nuovamente le polemiche, le parole del cardinal Bassetti, per il quale il ddl non andrebbe affossato ma modificato: “Noi siamo per la difesa e la dignità di tutti, di qualunque uomo o donna bisogna difendere sempre i diritti della persona”. Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), non ha dubbi sulla lettura sbagliata delle dichiarazioni dell’alto prelato: “Leggo strumentalizzazioni incredibili delle parole del presidente della Cei, che per tre volte in pochi mesi ha ripetuto che il ddl Zan così com’è non è votabile perché’ contiene evidenti ambiguità liberticide. Il Pd si rigira la frittata e si prova a far passare questo come un via libera”. A fargli eco, la senatrice Binetti (UDC): “È ben noto che la stragrande maggioranza della gente è contraria alla violenza gratuita contro chiunque. Il fatto è che la legge non è affatto chiara e apre la porta ad altre forme di discriminazione e di violenza. Bassetti ha denunciato tutta l’ambiguità di concetti come quello di identità di genere, che mette in discussione la differenza uomo-donna”.

 

Le reazioni della sinistra

“Il Cardinale Bassetti, Presidente della Cei, riconosce che il ddl Zan non vada affossato. L’unico modo per non affossarlo è approvarlo immediatamente, evitando rimbalzi infiniti tra le Camere. Le modifiche si possono fare al primo provvedimento utile successivo”, risponde su Twitter il deputato dem Carmelo Miceli. “Prendo atto del fatto che per la Cei la legge contro l’omolesbobitransfobia non vada affossata, segno evidente che si tratta di una legge necessaria e urgente. Non so a quali correzioni il card. Bassetti faccia riferimento – incalza la senatrice Pd Monica Cirinnà – la libertà di espressione non è a rischio, così come non sono a rischio l’autonomia scolastica e la corresponsabilità educativa tra scuola e famiglie. L’approvazione della legge farà segnare un passo avanti verso una società più civile e inclusiva”.

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