giovedì, 19 Dicembre, 2024
500 milioni di Mediterranei

I Pilastri della Macroregione Mediterranea

PILASTRO NO.1: BLUE ECONOMY E TURISMO SOSTENIBILE

di Maria Grazia Siciliano

Il primo pilastro della Macroregione Mediterranea,  Blue Economy e Turismo,  si basa  sugli aspetti interdipendenti e correlati  per  l’efficace e l’efficiente sinergia in grado di spingere verso l’alto la crescita dell’economia di territori potenzialmente prosperi e coesi, quali i paesi del Mediterraneo.

Due sono le direttrici correlate su cui, anche in sintonia con la Green Economy del secondo pilastro, la Macroregione Mediterranea interviene con il primo pilastro:

1. Obiettivi relativi alla Blu Economy;

  • Bioeconomia blu: coltivazione, allevamento o cattura di organismi viventi, di acqua dolce o salata, e attività basate sull’uso o sulla lavorazione di questi organismi;
  • Trasformazione digitale delle attività oceaniche e costiere;
  • Energia rinnovabile, compresa l’energia da vento, sole (galleggiante), generata dalle maree, delle onde e gradienti termici;
  • Tecnologie abilitanti quali sensori, materiali o rivestimenti resistenti alla corrosione o alle incrostazioni, digitalizzazione, apparecchiature di trasmissione dell’elettricità, piattaforme multiuso;
  • Produzione di nuovi prodotti da risorse viventi o non viventi che altrimenti verrebbero scartate e eliminate;
  • Spedizioni più pulite;
  • Monitoraggio, bonifica o gestione dell’inquinamento;
  • Nuove facilities a supporto della diversificazione o dell’efficienza energetica dei porti;
  • Turismo sostenibile che mira a ridurre la sua impronta di carbonio per migliorare la biodiversità o gestire in modo efficiente le risorse (come acqua, cibo, rifiuti) o flussi turistici (ad esempio diversificare l’offerta affrontandone la stagionalità e la sicurezza).

2.  Obiettivi relativi al Turismo sostenibile

  • Ridurre l’impatto territoriale e ambientale negativo del turismo, soprattutto nelle aree turistiche costiere esistenti;
  • Promuovere il turismo sostenibile che, a sua volta, consolida la coesione sociale, culturale e lo sviluppo economico, potenzia la diversità e le specificità mediterranee e rafforza le sinergie con altri settori economici, in particolar modo l’agricoltura;
  • Accrescere il valore aggiunto del turismo nelle comunità locali e nei paesi in via di sviluppo;
  • Intervenire sulla modalità di Trasporto sostenibile
  • Migliorare la governance per il turismo sostenibile
PILASTRO NO. 2: GREEN ECONOMY 

di Miriam Tripaldi

Se la Blue Economy prevede l’eliminazione delle emissioni dannose che dal mare si ripercuotono su tutto il pianeta in uno schema circolare, la Green Economy impone una riduzione dei fattori inquinanti per il pianeta Terra. Blue Economy, Turismo sostenibile e Green Economy sono, infatti, aspetti interdipendenti ma correlati alla base della Strategia della Macroregione Mediterranea.

La Green Economy, in particolare, costituisce il nucleo del secondo pilastro e comprende quell’insieme di azioni volte ad attuare e promuovere un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente di un Paese basata sul progresso e sviluppo dei suoi territori con l’obiettivo di migliorarne le condizioni.

Fra gli obiettivi che la Macroregione Mediterranea affronta col secondo pilastro della sua Strategia, vi sono, quindi:

  1. L’industrializzazione sostenibile che preveda la promozione di nuove tecnologie ed innovazione delle infrastrutture;
  2. Salvaguardia della biodiversità, marina e terrestre, e risoluzione del degrado dei servizi a sostegno degli ecosistemi nell’Unione Europea.
  3. Miglioramento della gestione e soluzioni ecosostenibili per il riciclo dei rifiuti.

Obiettivo della Green Economy è anche quello di generare nuovi posti di lavoro cosiddetti “green jobs”, ossia lavori legati al settore dell’agricoltura, della produzione di energia da fonti rinnovabili, della bioarchitettura e del riciclo delle risorse e dei rifiuti immessi nell’ambiente.

L’Europa ha puntato ad una politica di Green Economy da molti anni con l’obiettivo, entro il 2050, di raggiungere condizioni di vivibilità sostenibili per tutti. Per raggiungere tali obiettivi occorre, però, un impegno che punti ad una cultura del sostenibile che preveda investimenti pubblici e privati adeguati. Il recupero ed il riciclo dei rifiuti sono infatti alla base di tale politica di reinvestimento e sostenibilità ambientale.

Per l’Unione Europea, oltre all’inquinamento ambientale, non deve essere trascurato quello acustico che incide gravemente sulla sua popolazione e che genera malattie che si ripercuotono sulla produttività dei propri lavoratori. L’Unione Europea si è posta come ulteriore obiettivo quello di frenare lo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali che ha come conseguenza la distruzione degli ecosistemi e delle biodiversità.

La Macroregione Mediterranea si pone, inoltre, si rivolge alla valorizzazione delle sue fonti rinnovabili con un piano che vede un incentivo dell’uso delle fonti rinnovabili nell’area della parte Centrale, Orientale e Settentrionale dell’Africa conciliando le barriere naturali e politiche delle Regioni che ne fanno parte. Sostiene, inoltre, la cooperazione energetica fra i Paesi dell’area del Mediterraneo. Promuove, infine, un rilancio degli investimenti europei nell’ambito nel Green Deal Europeo.

Fondamentali ai suoi territori, quindi, questi gli aspetti di un’economia sostenibile e fruttuosa che esprimono il potenziale della Macroregione Mediterranea.

 

PILASTRO NO.3: PERSONALITY DEVELOPMENT AND HUMAN RIGHTS

di Ernesto Marino

“Personality development and human rights” è il terzo pilastro della Strategia della Macroregione Mediterranea dedicato al contesto sociale legato ai territori sulle coste del Mediterraneo e al centro delle attenzioni della sua Macroregione. Questo pilastro affronta anche lo “sviluppo della personalità e dei diritti umani” per supportare il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite secondo il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

Fra gli obiettivi che il terzo pilastro della Strategia della Macroregione Mediterranea vuole realizzare nei prossimi 15 anni nelle regioni del Mediterraneo vi sono quelli incentrati sulla dignità umana, la stabilità regionale e mondiale, la promozione di società eque e resistenti, e la prosperità economica. Obiettivi, questi, che contribuiscono a promuovere la convergenza tra i paesi dell’Unione Europea all’interno delle società ed in relazione al resto del mondo.

Fra gli obiettivi del terzo pilastro vi è anche il miglioramento delle condizioni e della qualità di vita, reso possibile grazie ad azioni mirate di interventi a favore della prevenzione, dell’assistenza, del sostegno e del supporto diretto alle comunità, laddove necessario per aumentare la loro resilienza nell’affrontare le problematiche legate alla vita quotidiana.

La Macroregione Mediterranea punta quindi al benessere sia fisico che psicologico del cittadino in un ambiente di vita sicuro e salubre con la creazione di programmi di assistenza e ascolto. In questo particolare momento in cui si sta affrontando la crisi Covid-19, inoltre, essenziale è mettere in campo azioni tematiche d’intervento a favore dei piccoli imprenditori e dei settori di produttività, secondo il principio di sussidiarietà, fornendo assistenza e, se necessario, atti al miglioramenti delle strutture operative.

 

PILASTRO NO.4: DIGITALIZATION AND TELECOMMUNICATIONS CONNECTION

di Francesco Neri

Il quarto pilastro della Strategia Macroregionale è “Digitalization and Telecommunications Connection”.
Al giorno d’oggi la digitalizzazione e lo sviluppo tecnologico sono in stretto legame poiché senza una evoluzione delle reti di telecomunicazioni non è possibile lo sviluppo tecnologico.

Quest’ultimo anno abbiamo assistito all’importanza che le connessioni telematiche rivestono nell’ambito dell’emergenza pandemica. Le connessioni simultanee hanno quindi permesso videoconferenze, lezioni in dad, videocall familiari e le connessioni tramite telecamere ip, per esempio, tra medico e paziente nei reparti Covid-19. È nato, inoltre, il sistema 4.0 che vuole portare alla trasformazione, in ottica digitale, le attività produttive e distributive delle aziende, attraverso l’introduzione di beni strumentali nuovi, come software e sistemi IT, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi tramite agevolazioni fiscali o iperammortamenti a lungo termine.

I fondi europei 2021-2027, Next Generation EU (Recovery Fund), che hanno la potenzialità di portarci nel futuro attraverso connessioni ultraveloci, sono stati messi a disposizione attraverso strumenti utili per le aziende.

Gli Obiettivi della Macroregione Mediterranea vogliono accrescere le probabilità di successo delle relative strategie.

Fondamentali per il quarto pilastro, quindi, sono i seguenti obiettivi:

  1. Identità digitale e servizi innovativi per i cittadini (carta d’identità elettronica, domicilio digitale e pec);
  2. Amministrazione digitale: dati e informazioni in formato aperto e accessibile compresi quelli della pubblica amministrazione;
  3. Servizi e innovazioni per favorire l’istruzione digitale (come certificati e fascicoli elettronici nelle università, e testi scolastici digitali);
  4. Banda larga e ultralarga;
  5. Moneta e fatturazione elettronica.
Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Parchi italiani più premiati in Ue per turismo sostenibile

Redazione

Il progetto dell’Ue ‘WeMed NaTour’ entra nelle scuole per promuovere l’economia blu

Marco Santarelli

La rivoluzione non violenta contro la “strage dei fiori” in Iran

Rosalba Panzieri

un commento

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.