BARI (ITALPRESS) – Duecento posti letto, 40 posti di terapia intensiva e semi intensiva e 155 posti letto di degenza ordinaria. Sono questi alcuni dei numeri del nuovo complesso ospedaliero del Policlinico di Bari, Asclepios 3, progetto firmato dall'architetto spagnolo Albert de Pineda, ritenuto uno dei massimi esperti di progettazione ospedaliera che questa mattina ha partecipato al sopralluogo nel cantiere insieme al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore, e al rettore dell'Università, Stefano Bronzini. La nuova ala del Policlinico, in tutto 27mila metri quadri e quasi 200 posti letto, sarà dotata di sale operatorie e ospiterà il complesso chirurgico e dell'emergenza dei dipartimenti ad attività integrata di cardiologia ospedaliera e universitaria, malattie apparato respiratorio, cardiochirurgia e chirurgia toracica e chirurgia vascolare universitaria. "Stiamo già pensando all'organizzazione con l'obiettivo di abitare il nuovo padiglione entro la fine dell'anno – ha dichiarato il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – Asclepios 3 è una struttura modernissima con ambienti dedicati alle procedure chirurgiche che servirà a dare una risposta all'esigenza di spazi tecnologicamente avanzati di cui il Policlinico ha bisogno". Per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano "l'opera è un lavoro di grande profilo, potremmo persino discutere di architettura oggi perché si tratta di un segno architettonico di grande rilievo, ma ovviamente per noi la cosa più importante oggi è rafforzare ulteriormente un dispositivo generale, che consentirà al Policlinico di superare il suo principale limite che è la vetustà. Il Policlinico era bellissimo quando è stato costruito, ma adesso gli ospedali si fanno con un criterio completamente diverso, non più a padiglioni, ma a blocchi, a piastre interconnesse, per spostare velocemente il paziente soprattutto in termini di emergenza". "Queste – ha concluso il governatore pugliese – sono strutture che nascono per gestire tutte le questioni tempo-dipendenti nella maniera più efficiente e rapida e nella sicurezza degli operatori, garantendo al paziente la migliore efficacia possibile della interconnessione tra i vari settori di cura di cui il policlinico dispone". Presente anche l'ideatore dell'opera, l'architetto Catalano Albert de Pineda, già realizzatore dell'Hospital del Mar a Barcellona, l'Hospital Residencial do Mar a Lisbona e del Centro di Ricerca Biomedica di Barcellona, : "Questo è l'ospedale del futuro perché è un ospedale pensato per l'umanizzazione – ha commentato – è un ambiente che accoglie il paziente, non è uno spazio aggressivo come la maggior parte degli ospedali, è un ospedale amico". Il padiglione prevede 40 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva e 155 posti letto di degenza ordinaria, suddivisi in 57 stanze doppie e 24 degenze singole (all'occorrenza adattabili a due posti letto), 7 stanze per pazienti diversamente abili e 10 degenze per gli isolati con possibilità di accogliere sia degenti immunodepressi sia infettivi. (ITALPRESS). dam/pc/red 12-Mag-21 12:41