ROMA (ITALPRESS) – Il respiro e' vita. E a volte puo' fare la differenza, specie se si soffre di asma grave. In occasione della Giornata Mondiale dell'Asma, che si celebra ogni anno a inizio maggio, Sanofi lancia #NextBreathChallenge, una campagna sui social per sensibilizzare sull'importanza di un adeguato controllo dell'asma, patologia che colpisce piu' di 339 milioni di persone in tutto il mondo e che puo' causare gravi attacchi respiratori e danni polmonari permanenti. La campagna offre inoltre lo spunto per informare i pazienti sulla possibilita' di controllare l'asma a lungo termine, agendo sulle cause profonde di questa patologia infiammatoria cronica delle vie respiratorie. Partecipare alla campagna e' molto semplice: dopo aver attivato il filtro #NextBreathChallenge – nella libreria dei filtri sul proprio profilo Instagram, in alto a sinistra nelle storie di Facebook pubblicate dagli altri utenti – apparira' una candela al centro dello schermo. La "sfida" consiste nello spegnere la candela soffiando delicatamente, mentre si registra un video o si scatta una foto tenendo premuto il tasto in basso al centro. Il vero obiettivo e' quello di condividere il video o l'immagine nelle stories per dimostrare il proprio supporto a chi convive con l'asma e sensibilizzare sull'importanza di un'adeguata presa in carico di questa patologia cronica. "Le persone che soffrono di asma spesso tendono a sottovalutare la propria condizione," dichiara Laura Mastrorillo, Presidente di FederAsma e Allergie – Federazione Italiana Pazienti OdV. Per questo riteniamo necessario aumentare la consapevolezza sulla malattia in tutti i suoi gradi e forme, ed eventi di sensibilizzazione, come la Giornata Mondiale dell'Asma, rappresentano un'occasione preziosa affinche' i pazienti siano sollecitati a non rassegnarsi e a rivolgersi a centri specializzati che possono seguirli in modo adeguato". Aggressiva e con un impatto importante sulla qualita' di vita dei pazienti, l'asma e' una patologia complessa, associata a un'infiammazione delle vie aeree che rende difficoltosa la respirazione. Se la maggior parte delle persone che vivono con l'asma riesce a gestire la propria condizione, in alcuni casi – dal 5% al 10% – la patologia diventa piu' problematica, con sintomi che rimangono non controllati nonostante l'aderenza alla massima terapia ottimizzata. L'asma grave e' causata da un'infiammazione cronica delle vie respiratorie, con sintomi persistenti, difficili da controllare con la terapia standard a base di corticosteroidi inalatori, e che possono compromettere le attivita' quotidiane, il sonno e la qualita' di vita. Caratterizzata da senso di costrizione toracica, mancanza di respiro, limitazione della funzionalita' polmonare, aumento delle riacutizzazioni e utilizzo cronico di cortisonici sistemici, l'asma grave puo' mettere a rischio la vita di chi ne soffre e comportare frequenti visite al pronto soccorso e ricoveri in emergenza. "Durante questi anni vissuti al fianco dei pazienti, abbiamo osservato che troppo spesso ci vogliono anni per arrivare a una diagnosi corretta e chi soffre d' asma grave non e' del tutto consapevole della sua condizione e soprattutto, non sapendo come affrontarla, vive un disagio quotidiano pesante e un forte senso di sconforto che ne compromette la qualita' della vita. Il nostro impegno associativo mira a sostenere quotidianamente i pazienti, a promuovere un migliore coordinamento tra le figure sanitarie coinvolte nella loro presa in carico e a garantire l'accesso a cure innovative, risorsa fondamentale per una corretta cura" dichiara Simona Barbaglia, Presidente di Respiriamo Insieme Onlus. "Si tratta di una patologia che in un'alta percentuale nelle forme gravi e' determinata dall'infiammazione di tipo 2, una reazione messa in campo dal sistema immunitario. Questo tipo di risposta immunitaria gioca un ruolo centrale in quanto coivolge citochine e cellule responsabili di una vera e propria cascata infiammatoria alla base dei principali sintomi dell'asma grave. Poter controllare questa infiammazione grazie a nuove terapie mirate, agendo su specifici mediatori dell'infiammazione, puo' essere un grande aiuto per trattare le forme piu' gravi e invalidanti dell'asma", commenta Francesca Puggioni, Caposezione Clinico Organizzativo ImmunoCenter, pneumologa del Centro di Medicina personalizzata Asma e Allergologia, Humanitas Hospital Milano. (ITALPRESS). sat/fsc/com 06-Mag-21 16:14