TORINO (ITALPRESS) – Tra i progetti che il Piemonte presenterà a Roma per la proposta di inserimento nel Recovery Plan, quelli legati all'agricoltura rappresenteranno uno degli assi strategici del documento, tutti elaborati ascoltando le richieste del territorio e realizzabili tra i 3 e i 5 anni. Gli interventi riguardano invasi, recupero strutture, messa in sicurezza dei canali irrigui, di energia idroelettrica nonché danni causati da alluvioni. "L'Assessorato all'Agricoltura della Regione Piemonte ha lavorato per proporre un piano di carattere strategico e di lungo periodo in materia di protezione del territorio e messa in sicurezza delle risorse idriche piemontesi a vantaggio e tutela del comparto agricolo – sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Protopapa – Dai territori è emersa la necessità di un piano di investimenti nelle infrastrutture irrigue demaniali e regionali per manutenzione, innovazione e interventi strutturali laddove ci sono danneggiamenti nel tempo o causati da eventi straordinari come è avvenuto durante l'alluvione 2020. Se non si attivano certe opere si mette a rischio l'agricoltura, ma questo deve avvenire nel rispetto di tutte le norme di tutela dei territori". L'obiettivo è avviare un processo di ammodernamento del sistema irriguo piemontese e migliorare la gestione delle acque ai fini irrigui, considerando che l'economia agricola è completamente condizionata dalla presenza dell'acqua e le soventi crisi idriche e sempre più presenti siccità portano ad una particolare attenzione per le riserve d'acqua e il non spreco della stessa. Il Piemonte conta su una rete irrigua capillare che è rappresentata da circa 10.000 chilometri di canali afferenti alla rete principale, oltre a 2000 chilometri di moderne condotte. (ITALPRESS). jp/mgg/red 04-Mag-21 18:13