“Nel loro incrocio, c’è quell’innovazione che unisce buon lavoro, maggiore produttività, sostenibilità ambientale e sociale”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel suo intervento all’iniziativa di Cgil, Cisl Uil in occasione della Giornata mondiale della salute e sicurezza e per le vittime dell’amianto. “Da anni continuiamo a contare le vittime. Una interminabile scia di morti, di malattie, di infortuni che sfregiano il senso di giustizia ed i valori della nostra Costituzione.
La data di oggi è allora un’occasione preziosa per tornare a fare pressing, insieme alle associazioni delle vittime dell’amianto, sui decisori pubblici, sulle aziende, sulle istituzioni di ogni livello”, ha aggiunto il leader della Cisl. “Vogliamo e dobbiamo tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, degli enti e delle amministrazioni. Perché l’amianto, a quasi 30 anni dalla legge che lo ha messo al bando, provoca ogni anno oltre 3000 morti. E si tratta di un numero sicuramente sottostimato, che non tiene conto delle persone malate di patologie connesse all’amianto ma decedute a causa del COVID”.
Per Sbarra “non ci sono più alibi per non agire. Abbiamo le competenze, le risorse, gli strumenti tecnologici per agire.
Quello che serve ora è reale volontà politica. Servono più investimenti e maggiore coordinamento tra soggetti di ogni livello per arrivare a tre obiettivi: bonificare le aree, informare e divulgare gli effetti ambientali e sanitari dell’amianto, potenziare la rete di alleanze tra operatori sanitari. Le risorse del Recovery Plan vanno messe a disposizione anche per finanziare i piani di risanamento, delle scuole, degli ospedali e di tutti gli edifici pubblici. Per quanto riguarda il privato si dovrebbe estendere e rendere strutturale il super bonus (110%). La questione delle bonifiche comporta, a monte, il problema del censimento e della mappatura sulla presenza di amianto, delegata alle singole Regioni”.
“E, a valle, quello dello smaltimento. Bisogna rispondere con un grande investimento su queste due priorità, elevando presidio ed ispezioni e costruendo nuovi siti di stoccaggio per amianto. La prevenzione, la salute e la sicurezza, le bonifiche, l’ambiente, lo sviluppo eco-sostenibile sono tutte facce della stessa medaglia, temi sui quali dobbiamo lavorare uniti, in maniera responsabile, coesa, concertata, per tenere insieme lavoro e produzione, diritti e tutele dei lavoratori, sicurezza e salute dei cittadini. Lo dobbiamo, soprattutto, alla dignità ferita di un Paese che vogliamo finalmente senza vittime sul lavoro” conclude Sbarra.