In una lettera al Corriere della Sera, il leader della Lega Matteo Salvini ribadisce “le grosse perplessità sul coprifuoco. In vista dell’ormai famoso Dl che la Lega non ha votato, gli enti locali avevano concordato con il Governo una presenza in classe degli studenti fino al 60%, per scongiurare assembramenti sui mezzi pubblici. Ebbene, alla fine il decreto ha stabilito una presenza del 70%: una forzatura che ha suscitato la reazione degli enti locali per l’evidente sgarbo”. Poi, aggiunge: “Capisco che per qualcuno sia più comodo dipingere il sottoscritto come un politico inaffidabile, ma la verità è che la posizione della Lega è condivisa da amministratori locali di tutti i colori politici, per non parlare di associazioni, imprese e famiglie.
Di pericoloso c’è solo un’ideologia di sinistra — statalista e assistenzialista — che vede nell’iniziativa privata, nel lavoro autonomo, nel mondo del commercio e dell’impresa degli avversari e non degli alleati per la ricostruzione del Paese. Mi riferisco al ministro Speranza, al Pd, a pezzi di M5S”. Per Il 13% della nostra ricchezza dipende dal turismo: il coprifuoco alle 22 (ipotizzato addirittura fino a luglio) è una mazzata anche per questo settore. Lo ribadisco ancora una volta. La Lega sostiene convintamente Draghi e non abboccheremo alle provocazioni. Siamo determinati a collaborare per tutelare la salute, per utilizzare bene i fondi europei, per immaginare la nostra Italia da qui a qualche decennio e accelerare sulle riaperture. Presto – ne sono sicuro – cadrà il coprifuoco delle 22 e si troverà una soluzione ragionevole per bar, ristoranti, palestre e piscine”.