mercoledì, 25 Dicembre, 2024
Ambiente

Lampedusa: WWF “Isola torni riferimento per studio tartarughe marine”

“Le inutili polemiche di questi giorni sulla gestione del nido di tartarughe a Linosa e sul trasferimento di alcuni esemplari recuperati al centro Zooprofilattico di Palermo non possono certo smentire la straordinarietà di quanto fatto dall’Area Marina Protetta: con il presidio costante del nido sulla spiaggia di Cala Pozzolana di Ponente si è garantita la nascita e il raggiungimento del mare di 31 esemplari di tartarughe marine Caretta caretta”.

Lo si legge in un comunicato congiunto del WWF con il sindaco e presidente dell’Area Marina Protetta “Isole Pelagie” Salvatore Martello. “Il trasferimento a Palermo dei 2 esemplari di tartarughe marine Caretta caretta – prosegue la nota- è stato necessario perché il centro di Lampedusa non risulta più idoneo al trattamento degli animali recuperati, tant’è che dal mese di gennaio il Wwf Italia, comunicando alla Regione una serie di difficoltà logistiche e gestionali, ha chiesto il trasferimento degli esemplari esistenti in strutture più idonee. Inoltre, un Decreto Regionale del 2014 indica il Centro Zooprofilattico di Palermo come riferimento tecnico scientifico per il recupero delle tartarughe”.

“L’interesse di tutti – recita il comunicato – è quello di creare a Lampedusa un punto di riferimento per il recupero e lo studio delle tartarughe marine che operi in stretta collaborazione istituzionale in particolare con l’Area Marina Protetta. Per il questo il WWF ha sottoscritto un apposito protocollo d’intesa con l’Area Marina Protetta gestita dal Comune di Lampedusa, con l’Istituto Zooprofilattico della Sicilia e con l’Associazione Marevivo, l’intento è quello di operare tutti con maggiore sinergia e collaborazione e quindi di realizzare un nuovo centro, previo tutte le autorizzazioni veterinarie, presso le strutture certamente più idonee dell’Area Marina Protetta.

La prospettiva – conclude la nota – è anche quella di riattivare il centro tartarughe di Linosa, di aprirsi ad una positiva collaborazione con la Riserva Regionale dell’Isola dei Conigli che rappresenta un luogo strategico per la riproduzione delle tartarughe, di vedere la partecipazione di primari soggetti scientifici di livello internazionale come l’Istituto Anton Dohrn che già oggi è riferimento sia del WWF che dall’Area Marina protetta”. (Italpress)

 

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