VENEZIA – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali, Manuela Lanzarin, ha approvato la delibera con cui viene digitalizzato l’intero percorso per l’erogazione degli alimenti senza glutine ai cittadini celiaci. Il provvedimento – facilitando sia l’accesso al servizio da parte degli interessati sia la rendicontazione e il pagamento da parte del Servizio sanitario regionale – segna definitivamente il passaggio dall’utilizzo dei buoni acquisto cartacei all’impiego della procedura informatizzata a partire dal Primo maggio prossimo. Il nuovo servizio si basa sull’utilizzo di una specifica piattaforma informatica (Celiachi@_RL).
“La nuova modalità digitale – spiega l’assessore Lanzarin – non costringerà più l’interessato a cimentarsi con buoni acquisto, ricevute e altri passaggi cartacei. Tramite la tessera sanitaria elettronica ed un codice PIN rilasciato dall’Azienda Ulss, infatti, l’avente diritto potrà recarsi presso qualsiasi erogatore tra le farmacie convenzionate e gli esercizi commerciali autorizzati presenti sul territorio regionale, attingendo ad un budget di spesa a propria disposizione e automaticamente caricato ogni mese. L’erogatore sarà dotato di un sistema di cassa collegato alla piattaforma informatica che riconosce i prodotti senza glutine compresi nel Registro nazionale alimenti ed effettuerà la decurtazione dal budget mensile in relazione all’ammontare della spesa, rilasciando uno scontrino all’interessato”.
Il sistema, oltre ad agevolare l’erogazione al dettaglio, effettua i controlli di validità dei dati trasmessi, la rendicontazione dei pagamenti e può rilevare inesattezze sui prodotti in elenco.
“Siamo certi che stiamo avviando un servizio di grande utilità – conclude l’Assessore alla Sanità – questo provvedimento si inserisce nell’ambito della semplificazione dei servizi al cittadino. Le modalità organizzative e le tempistiche di adeguamento hanno avuto un’ampia condivisione con le rappresentanze più significative di assistiti e soggetti coinvolti. Ci siamo confrontati con i referenti delle Ulss e i rappresentanti di Federfarma Veneto, Farmacieunite, Assofarm, Associazione Italiana Celiachia Veneto, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Parafarmacie e Negozi specializzati”.