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Un bosco di conifere. Oltre cento oasi, di cui quaranta boschi, aperti gratuitamente al pubblico lungo tutto tutto lo Stivale: domenica 22 maggio, nella Giornata mondiale della biodiversita', il Wwf celebra la sua 'Giornata delle oasi' per svelare ai cittadini le meraviglie naturalistiche dell'Italia. L'iniziativa, spiega l'associazione, quest'anno ha una missione in piu': tutelare i boschi e incrementarli. Quasi il 35% del territorio italiano, ricorda il Wwf, e' ricoperto da foreste con circa 12 miliardi di alberi ma non mancano le minacce quali tagli incontrollati, incendi, cambiamenti climatici, piogge acide e smog. ANSA/UFFICIO STAMPA WWF +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

La gestione programmata dei boschi potrebbe salvare il caro prezzi del legno

venerdì, 9 Aprile 2021
1 minuto di lettura

Il legname da opera è aumentato del 60-70% rispetto alle contrattazioni commerciali di settembre 2020 e negli ultimi 70 anni la superficie forestale italiana è triplicata, occupando in termini percentuali il 38% della superficie nazionale. A oggi il settore forestale, in termini di valore aggiunto, porta solo lo 0,08% all’economia nazionale. Dati che Assolegno legge in stretta correlazione, come l’uno conseguenza dell’altro, tanto da ritenere che la soluzione al caro prezzi arrivi proprio dal legno stesso, o meglio da una gestione programmata del nostro patrimonio boschivo.
“Affrontare in maniera costruttiva e propositiva il caro prezzi – ha spiegato Angelo Luigi Marchetti, presidente di Assolegno di FederlegnoArredo – e’ il nostro obiettivo. Per mitigare l’instabilita’ di mercato, la ricetta che puo’ sembrare la piu’ banale e la piu’ a portata di mano, sta proprio nella valorizzazione del bosco nazionale”.

“Ed e’ proprio grazie alla gestione, basata su un’interazione tra pubblico e privato, che potremmo diminuire le importazioni di legname di quasi la meta’: dal secondo dopoguerra arriva dall’estero circa l’80% del fabbisogno di elementi strutturali in legno, mentre a livello globale l’Italia e’ quinta per importazione di segati di latifoglie e settima per importazione di segati di conifere. Va assolutamente scardinato questo meccanismo e va creato un cluster nazionale per la gestione e valorizzazione delle risorse boschive locali – conclude Marchetti – che sarebbero in grado di dirottare sui territori marginali, prealpini e appenninici, circa 600 milioni di euro di interventi privati che, a loro volta, genererebbero economie di scala, creando posti di lavoro e salvaguardando il bosco, a vantaggio di aziende e territorio”.

Sulla stessa linea Alessandro Calcaterra, presidente di Fedecomlegno di FederlegnoArredo: “Questi drastici aumenti sui prezzi delle materie prime forestali destinate al mercato delle costruzioni, sono destinati a permanere almeno fino all’autunno-inverno. Inoltre la nostra percezione e’ che una parte degli aumenti rispetto ai prezzi pre-Covid sia destinata a permanere come incremento strutturale. Di fronte a questo shock la filiera LegnoArredo deve compattarsi e trovare al suo interno sinergie e nuove strategie innovative di collaborazione. Anche la soluzione di attivare filiere corte utilizzando maggiormente il patrimonio forestale italiano e’ un obiettivo certamente da coltivare, concentrandosi soprattutto sull’aumento della produttivita’, sulla gestione sostenibile e sulle certificazioni forestali”.

Redazione

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“La Discussione” è una testata giornalistica italiana fondata nel 1953 da Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Italia moderna e leader di spicco nella storia politica del nostro paese.

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