“La vaccinazione sta andando bene, nei prossimi giorni arriveremo al 45% della popolazione. La cosa importante che vogliamo sottolineare sono i dati che potremo mostrare: la prossima settimana potremo dare dei grafici sulla sicurezza ed efficacia di questo vaccino. Da meta’ gennaio vediamo un calo del tasso di mortalita’ delle persone over 60 che si sono vaccinate.
Inoltre, piu’ over 60 si vaccinano, meno si ammalano. Dopo sette giorni dal vaccino abbiamo visto un’efficacia del 93% contro lo sviluppo malattia, il 7% che si ammala, lo fa in forma piu’ lieve rispetto al gruppo di controllo”. Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, Arnon Shahar, medico responsabile della task-force del piano vaccinale anti-Covid in Israele.
In questo momento Israele “sta avendo una mega terza ondata di Covid, principalmente con la variante inglese, quasi l’80% dei casi, pero’ diversamente dagli altri mini lockdown, stiamo vedendo un calo dell’indice Rt e del tasso di persone che si ammalano gravemente. Nonostante l’aumento dei casi, il tasso delle persone ammalate severamente e’ rimasto piu’ o meno uguale, non abbiamo intasato gli ospedali. Questo vuol dire due cose: che il lockdown e’ servito a qualcosa, ma anche che il vaccino sta funzionando”.
“Da meta’ gennaio, con la seconda dose fatta, abbiamo un meno 60% di positivi tra gli over 60 e meno 40% di morti tra gli over 60.
In Israele stiamo usando solo il vaccino Pfizer, all’inizio abbiamo avuto un po’ di problemi, potevamo anche andare al doppio della velocita’”, ha spiegato Shahar.
“La logistica – ha spiegato – e’ la chiave principale di questo piano vaccinale. Non ci siamo inventati niente, perche’ usiamo gli stessi sistemi elettronici che usavamo prima. Non tocchiamo carta e penna in tutto il piano vaccinale, e’ tutto in via elettronica.
Due settimane dopo l’inizio del piano vaccinale abbiamo deciso di vaccinare i ragazzi tra i 16 e i 18 anni e gli insegnanti, per farli tornare a scuola il piu’ presto possibile”.
“Con umilta’ dico che non abbiamo niente da insegnare all’Italia.
Noi diamo lo specchio di quanto stiamo facendo. L’assessore D’Amato e il suo gruppo ci hanno contattato e abbiamo mostrato cosa facciamo in Israele, in particolare in caso di ‘no show’, ovvero il modo in cui non sprechiamo vaccino se la gente non si presenta. Abbiamo costituito questa ‘panchina’ di vaccinati, da contattare immediatamente per farli venire – ha sottolineato -.
Qualsiasi cosa le possiamo offrire – ha detto poi – , la offriremo all’Italia. Vogliamo che l’Italia vada avanti col piano vaccinale e abbia successo. Diamo la nostra disponibilita’ a chi vuole. Anche Bertolaso, se avra’ bisogno della nostra disponibilita’, gliela offriamo”.