La pandemia ha fortemente rallentato la creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato
Nei primi due mesi dell’anno l’occupazione dipendente regolare ha complessivamente ristagnato: il saldo tra le posizioni attivate e quelle giunte al termine è rimasto all’incirca sugli stessi livelli del 2020, immediatamente prima dello scoppio della pandemia (-65.000 in gennaio, 55.000 in febbraio). È quanto emerge dalla nota congiunta del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Banca d’Italia, su dati provvisori aggiornati al 28 febbraio. Le cessazioni sono state 707.000 a fronte di 697.000 attivazioni. Alla fine del...