mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Cultura

La scuola “San Domenico Savio” ha ottenuto la vittoria al concorso nazionale “Testimoni dei diritti”

PORTO VIRO – “Con grande orgoglio e soddisfazione esprimo grande apprezzamento al lavoro degli studenti e dei docenti della classe 2A del plesso di scuola secondaria “San Domenico Savio”, che ha ottenuto la vittoria al concorso nazionale “Testimoni dei diritti”. Un plauso alla referente del progetto, professoressa Monica Caniato, che ha coordinato l’attività di studenti e docenti anche in questo periodo così difficile dettato dall’emergenza epidemiologica. Le limitazioni non hanno impedito di portare a termine la progettualità, che è stata riconosciuta meritevole della vittoria da parte della commissione giudicatrice del Senato della Repubblica e del Ministero dell’Istruzione” sono le parole del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Porto Viro, Massimiliano Beltrame.

Marco Freguglia, della classe 2 A, spiega, in una nota, che martedì 9 marzo è stata una giornata davvero speciale per gli alunni della classe II A della scuola secondaria di primo grado “San Domenico Savio”. Che infatti hanno partecipato in videoconferenza alla premiazione del concorso indetto dal Senato della Repubblica italiana “Testimoni dei diritti”. Il concorso, bandito annualmente dal Senato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, è rivolto alle scuole secondarie di primo grado e prevede che gli studenti riflettano sui principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approfondendo uno degli articoli a loro scelta, verificandone l’attuazione nel proprio territorio e formulando proposte volte ad assicurarne il rispetto.

“La nostra classe ha focalizzato l’attenzione sul legame fra tutela del territorio e del patrimonio culturale locale e crescita del benessere sociale e dello sviluppo economico ed è risultata vincitrice del primo posto ex equo con le classi terza B e terza C della scuola media “Mazzini – Capograssi” di Sulmona – ha scritto -.

Oltre alle classi vincitrici con i loro insegnanti e dirigenti, sono intervenuti all’incontro le senatrici Michela Montevecchi, segretario della Presidenza del Senato e membro della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, e Binetti, vice-presidente della Commissione diritti umani. In un primo momento, l’incontro ci ha subito visto protagonisti con la realizzazione di un intervento volto a illustrare il nostro progetto “Diventiamo custodi del territorio e della cultura”, di approfondimento dell’art. 27, comma 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani: “Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici”.

Abbiamo, quindi, illustrato il nostro percorso di studio e lavoro sul territorio del delta del Po che è stato considerato dal punto di vista naturalistico e storico. Attraverso il canto e la recitazione, a tratti in dialetto, sono stati proposti brevemente il mito di Fetonte, il Torototela, un personaggio tipico del nostro territorio, e le attività svolte da alcuni dei nostri genitori in stretta interdipendenza con l’ambiente; abbiamo, inoltre, illustrato la caratteristiche del nostro delta e il complesso legame tra uomo e ambiente che lo contraddistingue. In seguito sono state le altre classi vincitrici, le terze B e C di Sulmona, a raccontare il loro progetto “Io resto… noi restiamo”, incentrato sull’art. 25 della Dichiarazione.

A conclusione, l’intervento della senatrice Paola Benetti che ha voluto sottolineare l’importanza di avvicinare i giovani alle istituzioni per confrontarsi con loro e ci ha consigliato di fare in modo che ciò che abbiamo costruito durante questo percorso non resti chiuso in un cassetto, ma possa essere punto di partenza perché il nostro amore per il territorio possa contagiare tutta la città ed essere occasione di crescita per tutta la comunità. Infine, la senatrice Michela Montevecchi ha voluto lodare il nostro lavoro che ha posto l’attenzione sui temi della protezione in relazione ai fenomeni di vulnerabilità del territorio e la nostra sensibilità alla tutela del paesaggio e del patrimonio culturale, complimentandosi per la passione che abbiamo dimostrato ponendoci come veri cittadini attivi”.

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