venerdì, 15 Novembre, 2024
Società

Giornata Mondiale dell’Acqua: Hera rinnova l’impegno a tutela della risorsa

Per la multiutility la salvaguardia dell’acqua e il contenimento dei consumi sono da sempre esigenze di primaria importanza e la gestione del servizio, svolta in un’ottica di economia circolare, prevede obiettivi precisi e sfidanti. Le strategie adottate da Hera al fine di garantire qualità, efficienza e resilienza richiedono importanti investimenti, atti a rendere le infrastrutture sempre più adeguate anche attraverso l’uso di tecnologie innovative. Perciò la multiutility nel Piano Industriale al 2024 ha previsto oltre 1 miliardo di euro di investimenti destinati al ciclo idrico. Gli interventi sono molteplici e riguarderanno, in particolare, la distrettualizzazione delle reti, il potenziamento delle interconnessioni, per ridurre le perdite e garantire l’approvvigionamento anche in situazioni di criticità, ma anche progetti di riuso delle acque.

Questi investimenti mirano, inoltre, a proiettare le infrastrutture del Gruppo nel futuro, utilizzando tecnologie innovative che, tramite l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale, ottimizzano il ciclo manutentivo e gestionale degli impianti, oppure, facendo ricorso a strumenti come satelliti e droni, favoriscono il monitoraggio e la tutela delle risorse. Aumentare considerevolmente entro il 2030 l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua in ogni settore fa parte dei traguardi previsti dall’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile.

Il Gruppo Hera, per quell’anno, ha fissato il proprio obiettivo di risparmio idrico ad uso interno al 25%, avendo già conseguito al 2019 una riduzione del 5% (rispetto ai consumi del 2017). Azioni mirate al risparmio e recupero di risorsa nelle attività del Gruppo vedono, ad esempio, nel riuso dell’acqua depurata un’opportunità in ulteriore sviluppo. Questo significa aumentarne il livello qualitativo e ampliare, così, gli usi dell’acqua di scarto, preservando quella di falda e potabile per ambiti in cui sia davvero necessaria. L’acqua in uscita dai depuratori può, infatti, essere utilizzata per usi interni, come il lavaggio o il raffreddamento di impianti. Essa rappresenta anche un contributo fondamentale alla vita degli ecosistemi territoriali, poiché alimenta la rete di canali a valle degli stessi impianti. Il Gruppo Hera mette a disposizione dei propri clienti numerosi strumenti gratuiti per informarli sulle caratteristiche dell’acqua che usano tutti i giorni.

Nella bolletta del servizio idrico, ad esempio, è riportata l’etichetta dell’acqua con il dettaglio (territorio per territorio) dei principali parametri di riferimento. Questi dati sono presenti pure nel report ‘In buone acque’, disponibile online, che contiene anche ulteriori informazioni sulla qualità dell’acqua gestita, controllata da quasi 3.000 analisi al giorno. L’Acquologo, invece, è l’applicazione gratuita per tablet e smartphone nata per creare un ulteriore canale di comunicazione tra Hera e i cittadini serviti. Le funzioni disponibili vanno dall’autolettura del contatore alla consultazione dei dati sulla qualità dell’acqua nel proprio comune.

L’app, che solo nel 2020 è stata scaricata quasi 12.000 volte, permette di ricevere avvisi in caso di interruzioni idriche per lavori di manutenzione ordinaria e di segnalare rotture o fughe d’acqua sul suolo pubblico. Sul sito di Hera, inoltre, è presente un’intera area web dedicata all’acqua (www.gruppohera.it/acqua), ricca di informazioni utili e approfondimenti. Per favorire un uso consapevole della risorsa, infine, il Gruppo Hera, primo in Italia, ha creato uno strumento gratuito, il Diario dei consumi, grazie al quale gli utenti possono verificare i propri consumi idrici per agire sui propri comportamenti, ottenendo maggior risparmio in bolletta e un impatto positivo sull’ambiente.

Il progetto, condotto in collaborazione con il Politecnico di Milano, vede finora coinvolte oltre 145.000 utenze domestiche e gradualmente comprenderà tutti i clienti che abbiano fornito all’azienda un proprio indirizzo mail. Anche per le imprese “idro esigenti” è stato messo a punto uno strumento analogo: si tratta di un portale attraverso il quale, registrandosi, possono verificare e controllare i propri consumi. Attualmente vi sono inseriti circa 7.200 contratti, riferiti ad aziende ed Enti Locali.

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Emanuela Antonacci

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