Se l’impatto delle nuove chiusure è esteso ai compatti dell’agricoltura è necessario che siano previsti adeguati incentivi. È la posizione di Confagricoltura che sottolinea come ora il settore avrà bisogno di aiuti. In altri versi gli agricoltori che nel 2020 erano stati per larga parte esclusi dai Ristori oggi sollecitano una copertura economica che in parte indennizzi le perdite. Il ragionamento è chiaro: se l’impatto economico delle nuove e indispensabili misure restrittive per limitare i contagi da Coronavirus si estenderà anche al settore agricolo va, quindi, incluso nel ‘Decreto Sostegno’ all’esame del governo. La richiesta arriva dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sui provvedimenti che l’esecutivo Draghi pone in dirittura d’arrivo di fronte all’aggravamento della situazione sanitaria sul territorio nazionale.
“Ancora una volta”, sottolinea il Presidente di Confagricoltura, Giansanti, “sono più esposte le imprese e i settori produttivi più collegati con il canale HoReCa sul mercato interno e a livello internazionale”.
Per il settore vino, segnala ad esempio Confagricoltura, già si registrano elevate giacenze, oltre 61 milioni di ettolitri a fine gennaio, secondo i dati del Mipaaf.
“Per alcune produzioni”, aggiunge il presidente di Confagricoltura, “i tradizionali pranzi delle festività pasquali hanno un’elevata incidenza sul fatturato annuale. Le nostre strutture territoriali, inoltre, segnalano un crollo delle prenotazioni negli agriturismi”.
Il comparto, con 24 mila aziende, quasi 14 milioni di presenze e 100 mila addetti è in forte sofferenza: nell’ultimo anno le perdite superano 1,2 miliardi di euro, senza contare le vendite dirette.
“Il mancato reddito deve essere compensato, in linea con le decisioni già prese in ambito europeo”, sottolinea ancora Giansanti che ricorda come in altri Paesi alcuni settori del comparto agricolo hanno ottenuto sostegni importanti.
Nei giorni scorsi, evidenzia Confagricoltura, il governo francese ha varato un aiuto pubblico a fondo perduto con una dotazione di 60 milioni di euro, per compensare le perdite di reddito degli allevatori di capi bovini.