“Cari fratelli e sorelle, dieci anni fa iniziava il sanguinoso conflitto in Siria che ha causato una delle più grandi catastrofi umanitarie del nostro tempo facendo un numero imprecisato di morti e ferite, facendo milioni di profughi e migliaia di scomparsi, distruzioni e violenze di ogni genere, immani sofferenze per tutta la popolazione, in particolare per i più vulnerabili come bambini, donne e persone anziane.
Rinnovo il mio accorato appello alle parti in conflitto affinché manifestino segni di buona volontà così che possa aprirsi uno squarcio di speranza per la popolazione stremata.
Auspico altresì un deciso e rinnovato impegno costruttivo e solidale della comunità internazionale in modo che deposte le armi si possa ricucire il tessuto sociale e avviare la ricostruzione e la ripresa economica.
Preghiamo tutti il Signore perché tanta sofferenza nell’amata e martoriata Siria non venga dimenticata e perché la nostra solidarietà ravvivi la speranza”.
E’ questo l’appello di Papa Francesco al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro.