Anche oggi 17 agosto, in redazione, abbiamo fatto riunione come sempre e, come sempre, i telefoni squillano quasi ininterrottamente. I colleghi degli altri quotidiani ci chiedono se noi stiamo in sede e se ci sono tutti i redattori. Vogliono scambiare con noi qualche parola e sapere cosa pensiamo a “La Discussione” di questa situazione politica agostana. I nomi vengono fuori tutti e confessiamo, cari lettori, che qualche risata ci scappa. Non per mancanza di rispetto verso qualcuno ma per qualche barzelletta che ha iniziato a circolare.
Dopo le risate però, si torna seri e la domanda è sempre la stessa: Giampiè, ma tu che pensi, si farà un Conte bis allargato? …certo che tanti parlamentari, tutti così improvvisati, non li avevamo mai visti… e la risposta che ci diamo, tutti, è la stessa: …sono imprevedibili, troppo imprevedibili, e soprattutto incerti anche dei loro stessi pensieri. Prima pensano e twittano una cosa, poi, dopo un’oretta, sentite le repliche, cambiano e modificano versione.
E’ un macello Giampiero, mi dicono, un vero casino, che ci vuoi capire, è inutile fare tante analisi come i colleghi in televisione, tanto anche loro, in diretta, e li vedi bene, stanno sempre col cellulare in mano per leggere cosa sta scrivendo, in quel momento, il piccolo cerchio magico dei politici twittanti.
Con cosa usciamo domani direttò? “Non lo so, proprio non lo so, mi prendo il terzo caffè e ci penso”. Ci prendiamo tutti un caffè fatto con la macchinetta a cialde, ma in tazzina e piattino però, non nel bicchierino di plastica, non ci piace il caffè alla plastica. Il collega del giornale che li ha preparati dice: direttò ma non ci fermiamo neppure oggi? Già con le mani sulla tastiera ci prendiamo il caffè, prima che si freddi.
Lo prendiamo guardando i soliti quadri davanti a noi, i poster de la Discussione negli anni, che oggi, chissà perché, hanno un messaggio diverso da darci, più vivace, da gladiatori della stampa. L’immagine della marina pescarese in tempesta, con la cornice dorata e le barche a vela ondeggianti, oggi sembra un po’ più agitata del solito e le barche sembrano quasi ribaltarsi. Chissà, forse sarà effetto del caffè che oggi è un po’ più forte del solito.
Squilla di nuovo il telefono, e dalla segreteria dicono che c’è l’onorevole ….no, non diciamo il nome. Ci chiede se abbiamo letto l’ultimo post di Salvini, quello di Di Maio, e quelli di Zingaretti e Renzi… si riposi onorevole, gli diciamo, si riposi che fra un’ora ci saranno altri post. Tranquillo, gli aggiungiamo ancora, stia tranquillo, tanto dopo la sfuriata del Premier Conte al Senato, del giorno 20, non è certo il 21 che si faranno le tende. Aspetti a fare lo scatolone, aspetti.
Squilla di nuovo il telefono, rispondono ancora e a quest’ulteriori domande ci convinciamo che oggi è una giornata così, da passare tra caffè, alte maree e cavolate varie. Meno male però, che qualche riga di redazionale è uscita senza che ce ne accorgessimo.
Chiediamo scusa ai nostri lettori di questa divagazione, oggi non abbiamo riposato per non farvi mancare anche domattina il nostro dolce pensiero di accompagnamento alla vostra splendida colazione, in spiaggia, o dove siete, chissà. A domani e, riposatevi senza farvi domande… Le valigie, fatele domani.