domenica, 17 Novembre, 2024
Economia

Economia, i conti pubblici fanno registrare -6,4% di entrate

L’Istat ha elaborato in via provvisoria le stime del conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche per il 2020. L’indebitamento netto in rapporto al Pil è stato pari a -9,5% (-1,6% l’anno precedente). In valore assoluto l’indebitamento è di -156.338 milioni, in peggioramento di circa 128,4 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente.

Il saldo primario è negativo e pari a -99.029 milioni, con un’incidenza sul Pil del -6,0% (+1,8% nel 2019). Il saldo di parte corrente è negativo e pari a -70.699 milioni (+29.790 milioni nel 2019). Tale peggioramento è il risultato di una diminuzione delle entrate correnti di circa 53,5 miliardi, a fronte di un’aumento delle uscite correnti di circa 47 miliardi. Nel 2020 le entrate totali delle Amministrazioni pubbliche sono diminuite del 6,4% rispetto all’anno precedente. L’incidenza sul Pil è pari al 47,8%.

Le entrate correnti hanno registrato un calo del 6,4%, attestandosi al 47,5% del Pil. In particolare, le imposte dirette sono diminuite del 2,1%, principalmente per la forte contrazione dell’Irpef, in parte compensata dall’aumento dell’imposta sostitutiva per i contribuenti in regime forfetario, mentre l’Ires ha registrato un calo più contenuto. Le imposte indirette hanno registrato una caduta più marcata (-11,2%), con diminuzioni significative del gettito Iva, delle accise, dell’imposta sul Lotto e lotterie e dell’Irap. I contributi sociali effettivi sono scesi rispetto al 2019 (-5,8%). Le altre entrate correnti si sono ridotte dell’1,6%, nonostante l’andamento positivo dei dividendi.

Si segnala che le imposte e i contributi sociali includono una stima dei pagamenti sospesi, dovuti nel 2020 ma rinviati agli anni successivi secondo le disposizioni normative introdotte durante l’emergenza economico-sanitaria.

La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 43,1%, in aumento rispetto all’anno precedente, per la minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-6,4%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (diminuito del 7,8%). Nel 2020 le uscite totali delle Amministrazioni pubbliche sono cresciute dell’8,6% rispetto al 2019. In rapporto al Pil sono risultate pari al 57,3%. Al loro interno, le uscite correnti sono aumentate del 5,8% principalmente a causa della dinamica delle prestazioni sociali in denaro (+10,6%, +3,7% nel 2019), a loro volta guidate dal forte incremento degli assegni di integrazione salariale (Cig), passati da circa 800 milioni nel 2019 a oltre 14,5 miliardi nel 2020, dagli assegni e sussidi assistenziali (da 20,1 miliardi del 2019 a 34,6 miliardi nel 2020) e dalle pensioni e rendite (+6,6 miliardi, +2,4%).

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