“Siamo un paese che negli ultimi quindici anni ha tagliato oltre 70 miliardi alla sanità e ha stroncato quella territoriale. Lo stesso è stato fatto ai servizi sociali.
Le priorità di investimento nel paese devono essere inquadrate in un’ottica diversa”. Lo ha osservato Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, nel corso del webinar “Molto donna. Obbligati a crescere, le donne fanno la differenza”.
“Mentre gli altri paesi europei investivano nella scuola, nella formazione, nella ricerca – ha aggiunto – noi al pari dei tagli alla sanità e al sociale, abbiamo cannibalizzato risorse per questo. Il diritto di un bambino alla scuola primaria a tempo pieno deve essere garantito da Trento a Palermo. Abbiamo un’Italia spaccata su questo”.
“Se tagliamo i servizi alle persone e alla famiglia – ha spiegato Furlan – non possiamo stupirci se molte donne nel nostro paese si dimettono dal posto di lavoro. Abbiamo tanti miliardi attraverso Fondi europei e Recovery Fund nelle priorità inseriamo questo. Se vogliamo creare un paese diverso, bisogna creare condizioni perché le donne e i giovani siano il filo logico con cui si fanno queste scelte di priorità”.