domenica, 22 Dicembre, 2024
Economia

Turismo montano. Perdita di due miliardi. Assoturismo: aprire a Pasqua

“Il Governo ne tengano conto”. Non proprio un messaggio gentile, ma d’altronde i tempi sono difficili per tutti, in particolare per gli imprenditori della montagna. Dopo l’ennesimo blocco con la chiusura di piste, alberghi, ristoranti e bar, le imprese del turismo montano sono alle corde, e fanno i conti: “Per le attività ricettive già in fumo 2 miliardi di fatturato. I sostegni ne tengano conto”. Gli incentivi promessi devono quindi arrivare subito, perché non c’è tempo da perdere. Ed è una sollecitazione al Governo Draghi, chiamato ora a tener testa alla pandemia, alla crisi economica e alle richieste di aiuti. Gli albergatori sollecitano incentivi adeguati e incrociano le dita, “Ora salviamo Pasqua”, dicono convinti in coro i titolari delle imprese turistiche.
La proroga al 27 marzo del divieto di spostamento tra regioni è stata considerata la pietra tombale sulla stagione turistica invernale. Che, di fatto, non è mai partita, mandando in fumo fino ad ora 2 miliardi di fatturato solo per alberghi, rifugi e le altre attività ricettive. Cifre che non saranno recuperate, che decreteranno il tracollo delle attività e, per una parte delle imprese, la chiusura. La speranza è per Pasqua ma finora, come molte altre attese, rischia di rimanere solo una illusione appesa ad un filo.
Così Assoturismo, non può far altro che incrociate le dita e fare commenti sui provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri. La situazione è delicatissima.
“Si tratta di un danno rilevante”, sottolinea con preoccupazione Assoturismo, “ancora più consistente se si considera che il mancato afflusso di visitatori”. I conti sono presto fatti: “abbiamo già perso 18 milioni di presenze turistiche”, rivela l’Associazione, “un crollo che genera a sua volta danni a cascata su tutta l’economia dei territori, in particolare delle mete montane”.
Soluzioni particolari non ci sono, una svolta immediata neppure, con numeri di contagi alti, varianti e ipotesi di chiusura, e la decisione di bloccare ancora una volta gli spostamenti tra Regioni, la stagione invernale è finita. Quindi due sono le richieste delle associazioni di categoria. La prima che il Governo in tempi rapidi predisponga i nuovi sostegni economici, “tenendo conto”, che l’ultima repentina chiusura ha creato un danno economico rilevante. L’auspicio di Assoturismo è che si acceleri sulla campagna di vaccinazione e si faccia tutto quello che si può. I fari sono puntati sulle vacanze pasquali, se le cose andranno per il meglio, almeno una ultima parte di stagione sarà salva, un pezzetto di ottimismo in uno scenario cupo. Una speranza affidata ad un appello: “Fare di tutto”, invoca Assoturismo, “per salvare almeno la prossima stagione di Pasqua e delle feste primaverili”.

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