È bello sapere che nel labirinto del vivere ogni uomo e ogni donna che ben conosce le sue potenzialità, sogni, cadute e attese, riesce a dare ciò che porta nel cuore. Tante le paure che in questo momento avvolgono la quotidianità: pandemia, virus che muta e galoppa, silenzi e angosce varie, momenti di ripensamento e di sosta. OK. È la vita. Ma non è tutto finito.
In noi, nel cuore e nella ragione vi sono tutti gli elementi necessari per agire con forza e con altrettanta coerenza con un solo obiettivo: rendere la vita un inno di gioia e di fraternità pura. Non vi sono scorciatoie per dare il via a quanto sta racchiuso fra le pareti dell’animo.
Ogni uomo e ogni donna può e deve cooperare per il bene comune e la bellezza della quotidianità. Siamo nati per vincere ogni debolezza. Conoscere le proprie fragilità aiuta a vincerle” meditando anche i mali che le ferite causano. L’odio e il rancore logorano chi lo alimenta e lo prova, il pessimismo rende tristi e avviliti, la solitudine uccide e toglie la luminosità dal cammino che vi è dinnanzi. Che fare?
Ritornare a fare pace con se stessi, con i propri ideali e con ciò che rendono persone vere e credibili. L’amore alimenta la gioia, la pace addolcisce i cuori, la tenerezza aiuta a dare ciò che si possiede senza paura di chi è rimasto vittima dei propri pilastri del “nulla”. Credibili per essere umani. Credibili per strappare le maschere dell’apparire. Credibili per abbracciare e lasciarsi abbracciare dalla vita. Credibili anche se soli tra tanti. Credibili perché fragili ma con lo sguardo rivolto all’infinito per immergersi nella bellezza di un abbraccio che solo chi è credibile sa dare.