Dagli auspici positivi del debutto alle prime schermaglie sulle iniziative di Stellantis. La miccia si è innescata a Melfi nello stabilimenti ex Fca ora Stellantis, a causa dei blocchi di produzione imposti dal nuovo vertice societario.
“Inaccettabile”, scrive la Fiom in una nota, “la comunicazione ricevuta da Stellantis, che in netta contraddizione con gli impegni presi, prospettando una situazione produttiva per febbraio senza fermate collettive dei lavoratori, si annuncia ora 4 giorni di fermate collettive a febbraio per mancato approvvigionamento dei semiconduttori cinesi”. I giorni comunicati che hanno contribuito alla levata di scudi dei sindacati sono stati il 15 e 16 febbraio e quelli prossimi del 22 e 23 febbraio, uno stop che riguarderà per tutti i turni.
“Si fa fatica a credere che su un tema così critico ci sia una tale superficialità di programmazione”, sottolinea la Fiom Cgil, “è complesso credere che una azienda multinazionale strutturata a tutti i livelli, su temi di questa rilevanza cambi decisione in meno di 12 ore”. L’improvvisa impennata dei sindacati avrà anche una ulteriore scia polemica, perché ora si farà attenzione alle prossime mosse di Stellantis.
“Chiediamo quindi all’azienda di tenere fede agli impegni presi circa la maturazione degli istituti contrattuali dei lavoratori”, sottolinea la Fiom, “per sgombrare il campo da ogni possibile retropensiero rispetto alle comunicazioni ricevute”. Con risentimento la Federazione italiana operai metalmeccanici sottolinea rivendica il ruolo prioritario dei lavoratori.
“Fuor di polemica, si tratta in questo caso di comunicare ai lavoratori che non sono un “di cui” e che rispetto alla responsabilità sociale delle imprese ci si faccia carico di un pezzo del loro sacrificio: siamo ancora nei tempi per assumere decisioni straordinarie che rispondano a situazioni straordinarie”. Da ricordare, inoltre, che i circa settemila lavoratori della fabbrica lucana sono in cassa integrazione dallo scorso 8 febbraio e lo stop alla produzione sarebbe dovuto terminare proprio con il primo turno di lunedì 15 febbraio.
Nel frattempo per venerdì 19 febbraio è convocata alle 10 a Roma in piazza dell’Esquilino l’assemblea delle delegate e dei delegati di Fim- Fiom- Uilm. L’incontrò servirà per avviare la campagna di assemblee unitarie nei luoghi di lavoro e sulle piattaforme digitali per il confronto con le lavoratrici e i lavoratori sui contenuti dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl sottoscritto, il 5 febbraio scorso, con Federmeccanica ed Assistal.
“I metalmeccanici”, fa presente una nota dei sindacati, “saranno in piazza per la difesa dell’occupazione e per il rilancio dell’industria attraverso la valorizzazione del ruolo degli Rls e Rsu, per garantire i diritti nei luoghi di lavoro e in smart working, a partire dalla formazione. Il blocco dei licenziamenti e la riforma degli ammortizzatori sociali sono obiettivi chiari della manifestazione”.
Durante l’assemblea si alterneranno sul palco gli interventi di delegate e delegati provenienti dai vari territori. Interverranno Roberto Benaglia segretario generale Fim-Cisl, Francesca Re David segretaria generale Fiom-Cgil e Rocco Palombella, segretario generale Uilm-Uil.