Anche l’amore ha il suo giorno, uno di quelli dove necessariamente devi correre dal fioraio o da chi vende anche cioccolatini a prezzi scontati. Nella bancarella della retorica che non convince neanche chi sta oltre il bancone, si confezionano parole più dolci del miele, le stesse che scivolano via lasciando quel non decifrato gusto di qualcosa che non sa dove inizia e dove finisce. Amare, voce del verbo ” fai ciò che dico io… perché se lo dico è solo perché ti amo”.
San Valentino non perdona; assolutamente, e guai a giocare con l’annullamento di questo giorno.
L’amore ha le sue 24 ore di baci e abbracci, di parole che convincono se gli occhi brillano di tenerezza e le mani sanno stringere anche il resto dei giorni. Amare: quanto è grande questa parola. Quanto è terribile il movimento che crea nel cuore di chi ci crede fino a morirne. Amare amando per sapere di amarsi. Complicati, ansiosi, insicuri, fragili e nonostante tutto pronti a mettersi in gioco per chiedere e dare amore senza incatenare i sogni e la libertà di chi ha diritto ancora di volare pur sapendo di avere in volo un partner che crede nei silenzi dell’amato/a. Amare: non è scontato e non è da tutti.
Terapia psicologica per riuscirci? No, solo un gioco da bambini: saper scendere nella stanza dei propri sogni e iniziare a comporre il puzzle della propria identità per non ferire mai i sentimenti di chi crede in te nonostante tutto. Amare per completarsi non per rimanere prigionieri di un inganno sentimentaloide che avvelena i giorni di entrambi. Amare solo se si è in grado di essere trafitti per amore e sapere che la persona verso la quale orienti il tuo sguardo è fragile, vulnerabile, umana come te con i suoi alti e bassi con le se promesse e contraddizioni.
Amare sapendo che il respiro andrà via e con esso anche il battito del cuore. Amare solo se si è in grado di tuffarsi nell’incognito oceano del tutto che si azzera nel nulla. Amare sì, nonostante tutto, perché è quell’esperienza che ti rende bisognoso di un “Tu” che se è a dimensione d’amore puro e disinteressato sa creare il “Noi”. Ea noi non resta che continuare a crederci …almeno per un giorno.