mercoledì, 22 Gennaio, 2025
Economia

Sangalli (Confcommercio). Sì a Draghi. Priorità: ristori, imprese, fisco, e meno burocrazia

Attesa propositiva, con un lungo elenco di priorità. Naturalmente non tutte potranno essere attuate in poco tempo ma l’impegno sarà fattivo e collaborativo. Arriva così con i migliori auspici il via libera a Draghi da parte della Confcommercio.

“Nell’incontro con Draghi”, commenta il presidente Carlo Sangalli, “abbiamo sottolineato la situazione drammatica delle imprese del commercio e della ristorazione, del turismo e della cultura, dei servizi e dei trasporti: le più colpite dalla pandemia. Rischiano la chiusura oltre 300 mila imprese”. Per Sangalli l’incontro con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi è stato positivo ma le cose da fare sono numerose.

“Quindi”, ha aggiunto il presidente della Confcommercio, “ristori tempestivi ed adeguati alle effettive perdite di fatturato e proroga ampia della cassa Covid senza contribuzione addizionale e senza distinzioni dimensionali”. Sangalli ha anche raccomandato, “una rapida campagna vaccini per ripartire in sicurezza”. Secondo il leader della Confcommercio, “occorre un deciso cambio di passo e massima tempestività per contrastare l’emergenza e azzerare le tensioni i sociali. Insieme bisogna lavorare per il futuro del Paese. Per questo abbiamo chiesto che il piano di ripresa sia accompagnato da una stagione di riforme e dia spazio ai progetti di rilancio di commercio e città, dei trasporti e della accessibilità territoriale, dei servizi e della filiera turistica, dalla cui qualità e sostenibilità dipende lo stesso Made in Italy”. L’atmosfera è stata quindi propositiva.

“Abbiamo trovato un presidente molto attento”, conclude Sangalli, “che farà di tutto per dare risposte positive”. Sul tavolo della trattativa, Confcommercio pensa di avere un suo peso, la Confederazione infatti rappresenta oltre 700mila imprese del terziario di mercato, e “non farà mancare il suo contributo”. “ Lo daremo”, ha insistito Sangalli, “anzitutto ricordando, ancora una volta, la gravità dell’impatto dell’emergenza sanitaria su imprese e lavoro, l’urgenza dei ristori attesi, la necessità di utilizzare al meglio l’opportunità del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, mettendo in campo buone riforme e buoni investimenti”.

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