“La crisi economica generata dagli effetti del Covid, apre la strada alle infiltrazioni mafiose a cui sono esposte tutte le attività produttive, incluse quelle nel comparto ortofrutticolo siciliano. Una denuncia che arriva da più parti, in primis dalla Dia e testimoniata anche dai recenti arresti nelle Province di Caltanissetta e Agrigento, dove la mafia stava facendo affari milionari con la vendita dell’uva da tavola in Italia e nel mondo.
La situazione richiede massima attenzione e protezione, oltre che da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, anche dalla politica locale, regionale e nazionale”. Questo il monito lanciato dal deputato alla Camera, Dedalo Pignatone, componente della commissione Agricoltura a Montecitorio.
“Il comparto primario resta il motore centrale della nostra economia, – continua il parlamentare del Movimento 5 Stelle – rappresentando così un bersaglio ambito dalla malavita. Le operazioni dei giorni scorsi, testimoniano, infatti, un sistema malato che colpisce gli imprenditori e i produttori onesti dell’entroterra siciliano, dove vi è una presenza capillare di aziende più piccole e che, come tali, si pongono in maniera più fragile nei confronti dei mercati”.
“Ad esporli maggiormente, – conclude Pignatone – vi è una debolezza strutturale della nostra agricoltura che si manifesta anche nella scarsa cooperazione tra i piccoli produttori. E’ necessario, adesso più che mai, garantire sostegno a tutti quegli agricoltori e produttori onesti danneggiati da un sistema corrotto”.