Tutti i partiti, ora, sono contenti. Si dovrebbe andare a votare a metà ottobre o i primi di novembre, inutile fare anche il toto data. Di parole in queste ultime quarantott’ore ne abbiamo sentite tante e tutti unanimemente hanno detto di essere pronti per andare al voto.
Di programmi però, per riportare l’Italia fuori dalla crescita zero, solo per dirne una, ne abbiamo sentito parlare molto poco.
Che sia un Conte bis o che si vada a votare, è indispensabile, questa volta, che si presentino programmi e progetti condivisi anche negli ideali e nei valori. Ora, l’Onorevole Salvini che vuole andare da solo a governare perché presume di arrivare alla necessaria maggioranza parlamentare, tecnicamente può anche presentarlo da solo un programma. Se invece, come realisticamente riteniamo noi, nessuno degli attuali gruppi politici è in grado di esprimere autonomamente una maggioranza, è necessario che si elaborino programmi compatibili di “coalizione”. Non possiamo ripetere la brutta esperienza vissuta con quest’ultimo Governo.
Non è possibile che i competitori politici, e soprattutto il Paese, si ritrovi di fronte ad improvvisazioni post-elettorali o di governi di rimpasto, tipo contratto, i cui risultati ci hanno portato a uno dei più brevi governi d’Italia. I contratti, e lo dice la parola stessa, si sottoscrivono tra due o più soggetti. I Programmi sono per l’Italia, che vuole un impegno con gli elettori e per gli elettori, e non un impegno fra capi di Partito.
“La Discussione”, e non lo diciamo noi ma i dati di lettura/accessi rilevati sul web, sta diventando il punto di incontro delle opinioni più diverse. Il nostro quotidiano, in queste ore, sta ricevendo appunti e scritti da opinion leader, rappresentanti di Partiti e Movimenti, rappresentanti sindacali e di associazioni datoriali, di associazioni di liberi cittadini e rappresentanze estere, perché hanno visto in noi uno spazio nel quale poter essere pubblicati e resi visibili senza filtri e commenti cronistici. Fin da ora, e lo abbiamo fatto anche in momenti non sospetti, ci impegniamo a pubblicare i programmi elettorali di chi vorrà affidarli alla carta stampata per discuterli con i cittadini anziché postarli sui media che, a nostro avviso, sono luoghi più per addetti ai lavori che agli elettori, salvo che non si voglia continuare con il political-reality show.
Un appello dobbiamo comunque farlo, soprattutto al Vice Premier Salvini: non pensi di poter essere autosufficiente e autoreferenziale. La democrazia è basata sul confronto ed il rispetto delle opinioni altrui. Governare da soli può sembrare anche bello, ma può portare a derive mitomani. E se non bastassero Madonne o Crocifissi da alzare al cielo per chiedere consenso e voti? Onorevole Salvini almeno un piano bis, che si vada a votare o che si faccia un Conte bis, lo prepari è meglio. E se vuole lanciare un appello tramite le nostre colonne, noi ci siamo, come per tutti.