venerdì, 15 Novembre, 2024
Politica

Draghi al Governo riporta la Competenza

Purtroppo, in Italia, in molti settori dei servizi al cittadino, della pubblica amministrazione, della scuola e della sanità  si registrano e si denunciano, da tempo, gravi ritardi rispetto alle “performance” degli altri Paesi più avanzati. Infatti  nelle classifiche di “benchmarking” l’Italia è tra i Paesi più arretrati, con gravi “gap”anche nell’utilizzo delle reti “internet” su tutto il territorio con le innovazioni tecnologiche disponibili.

Resistono all’aggiornamento tecnologico, le Imprese, tra mille difficoltà, sia nel campo delle attività di produzione che in quello dei servizi. Le imprese si trovano al centro di questo processo di evoluzione e cambiamento continuo e devono sviluppare i loro processi per competere sul mercato.

Pertanto con crescente velocità, diverse sfide si presentano alla società e per questo è necessario trovare nuovi modelli organizzativi, nuove strategie e nuovi modi di pensare per affrontare il mercato, gli orientamenti e i bisogni dei cittadini.

In tutti i campi di attività, bisogna saper prendere decisioni per raggiungere specifici obiettivi. Senza piani strategici le aziende e i sistemi organizzativi complessi, i sistemi Paese, restano deboli e arretrati nel confronto e nella competizione internazionale.

Queste necessità richiedono un Management con competenze sempre più ampie sia quelle speciali che di base (hard skills) sia quelle relative alle abilità sociali, relazionali e “leadership” (soft skills). Analogamente ai Politici viene richiesto di possedere alte e ampie competenze specifiche.

Purtroppo, nella politica italiana abbiamo assistito con lo slogan del M5S “uno vale uno”, alla scomparsa della competenza come valore per esercitare un ruolo e una responsabilità istituzionale.

Slogan e promesse politiche che hanno illuso e ingannato 11 milioni di italiani.

Con la caduta del Governo giallo rosso di Giuseppe Conte, ci auguriamo che lo slogan “uno vale uno” sia ormai accantonato, con l’idea, risultata falsa, che cittadini disoccupati e ignoranti potessero assumere responsabilità istituzionali o in settori strategici della società’, senza alcuna esperienza di lavoro (70% dei Parlamentari), potessero governare l’Italia che generazioni di Politici Popolari e Democristiani nel 1987 avevano fatto diventare la 5^ potenza industriale del mondo.

La stragrande maggioranza dei Cittadini, in base ai sondaggi più accreditati, ha ormai la convinzione che non bastano gli “slogan” in campagna elettorale, ma che serve dimostrare di avere le Competenze necessarie  per ogni ruolo specialistico nella società e ancor più in politica.

Non si può prescindere dalla Competenza e da una minima cultura di base (in geografia, Storia, Italiano, Inglese, Economia, Diritto) per svolgere un ruolo politico a livello istituzionale.

Siamo fiduciosi che, Mario Draghi, Presidente incaricato,  con un Curriculum di altissimo profilo per Formazione continua e Responsabilità di Ruoli di Top Manager ricoperti a livello nazionale e internazionale in settori pubblici e privati, sceglierà accanto a lui dei Ministri, veri Esperti nel settore, e anche alcuni Politici molto preparati  perché anche se pochi, se ne trovano all’interno dei Oartiti politici.

Gli Esperti sono coloro che hanno fatto della professionalità e della competenza i propri tratti distintivi, caratteristiche che oggi più di ieri devono essere messe al servizio della crescita, per il Paese intero così come per ogni singola impresa che deve ritornare centrale per lo sviluppo economico, per la creazione di posti di lavoro per attrarre i giovani a esercitare i loro talenti.

Con Mario Draghi, Presidente del Consiglio , ci auguriamo di vedere anche l’Etica nel Governo e, nel breve e medio termine, anche nella Società attraverso un Piano di Educazione Formazione che sappia riproporre e insegnare i valori e le virtù etiche.

Per il Bene Comune , ci auguriamo, infatti,  di vedere Valori etici che si sono dispersi, come: l’onestà, la trasparenza, la giustizia, il coraggio, la lealtà, il rispetto, il caring .

Ci auguriamo di vedere esperti e politici che vogliano “servire la Politica e non servirsi della politica” così come ci ammonisce Don Luigi Sturzo da 101 anni!

Perché nella società della globalizzazione in molti Paesi , e certamente di più in Italia, abbiamo disperso l’amalgama cioe’ pochi, ma essenziali valori etici, che tengono unita  una famiglia, una comunità, un popolo, danno  qualità e valore aggiunto alle professioni, alle  imprese.

Bisognerebbe riscoprire i principi e i comportamenti ispirati dalle virtù umane, tramandate, sin dai tempi antichi, dai grandi filosofi greci e latini e, poi, dai pensatori moderni e contemporanei. Apprendere e imparare i valori fondamentali e fondanti dell’uomo, che hanno caratterizzato la sua storia, per ridurre il degrado delle relazioni sociali ed economiche nella società globalizzata, dove prevale la spietata logica del più forte, la cosiddetta “politica dello scarto” che tende a sopprimere ogni ruolo nella società agli anziani, ai disabili, ai più fragili; una politica, ovvero una “filosofia” che tante volte Papa Francesco ha denunciato pubblicamente con espressioni forti .

L’eredità spirituale per noi anziani, generazione nata subito dopo la 2^ guerra mondiale , è forse l’aver dimostrato che l’etica si fonda più che sulle buone intenzioni sull’assumersi pienamente le proprie responsabilità verso gli altri.

L’etica è, innanzitutto, un problema di assunzione in prima persona di responsabilità verso la comunità dove si opera dalla Famiglia, alla Scuola, al Lavoro alla Professione, alla Comunità. Ne consegue che l’economia che regola gli scambi tra collettività di attori, tanto a livello di impresa che di interi sistemi economici, sia un campo privilegiato per lo svolgimento del discorso etico. Negli ultimi anni, il concetto di etica sembra stia diventando un tema importante del dibattito economico tra economisti, sociologi, politici, religiosi. Sempre più spesso si usano espressioni come finanza etica, commercio etico, etica degli affari, e tutte le maggiori aziende internazionali si sono dotate di un codice etico. A questa apparente “eticizzazione” dell’economia fa da contraltare una crisi gravissima, interpretabile anche come la conseguenza e il frutto di comportamenti eccessivi e spregiudicati da parte di alcuni operatori economici che sprecano e si appropriano di risorse pubbliche anche in momenti di drammatica emergenza sanitaria come la pandemia Covid19.

La spiegazione di questo paradosso di “eticizzazione” potrebbe risiedere nel fatto che la domanda di comportamenti etici è una reazione e, appunto, una prevedibile risposta alla crisi attuale, ma anche che la professione di eticità sia in questa fase un mero strumento utilizzato in diversi ambiti di attività per mascherare e giustificare comportamenti che, nella sostanza, continuano a essere tutt’altro che etici.

Siamo certi  che Mario Draghi. Presidente del Consiglio incaricato riuscirà a trasmettere e sviluppare i valori della Competenza, per ricostruire la Polis, per un new deal dell’Italia, affrontando positivamente, con una squadra coesa di Ministri di alto profilo, le tre emergenze che il Presidente Mattarella ha indicato come prioritarie: pandemia sanitaria, economica e sociale. Ci auguriamo che sarà altrettanto bravo per trasmettere Valori etici, tenuto conto che il mondo di lavoro dal quale proviene ed e’ un Top leader e’ quello dell’Alta Finanza e delle Banche che non certo hanno l’Etica al primo posto nel fare il loro “business”.

Noi del Comitato Scientifico della Fondazione Democrazia Cristiana, 85 Esperti e belle Persone, siamo disponibili a fornire le alte e differenti competenze acquisite in tanti anni e a metterle gratuitamente al Suo servizio per i Progetti del Recovery Plan.

Buon lavoro Presidente Draghi e grazie per aver accettato questa sfida per Servire il nostro Bel Paese.

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