“Prendersi cura dei malati di ogni genere non è per la Chiesa attività opzionale, no, o cosa di accessorio, no, fa parte integrante della missione della Chiesa come lo era quella di Gesù, portare la tenerezza di Dio all’umanità del sofferente. Ce lo ricorda l’11 febbraio la giornata del malato. E questa pandemia che riguarda tutto il mondo rende particolarmente attuale il messaggio della Chiesa. La nostra condizione umana così alta nella sua dignità, così alta e al tempo stesso cosi’ fragile, fa sempre sorgere la domanda: perché? e Gesu’ non risponde a questo ‘perche” con una spiegazione, ma con una presenza di amore che si china e ci prende per mano come ha fatto con la suocera di Pietro, chinarsi per far rialzare l’altro.
L’unico modo lecito per guardare una persona dall’alto in basso e’ quando tendi la mano per aiutarla a rialzarsi. Vicinanza, tenerezza e compassione e’ lo stile di Dio”. Lo ha detto Papa Bergoglio nel corso dell’Angelus in Piazza San Pietro.