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Draghi. Grandi numeri per un programma coraggioso

sabato, 6 Febbraio 2021
1 minuto di lettura

A dire no a Draghi in Parlamento resteranno in pochi. Fratelli d’Italia, forse Liberi e Uguali e una frangia dei 5 stelle che si potrebbe staccare nonostante l’approvazione che verrà dalla piattaforma Rousseau.

Berlusconi ha dettato la linea alla Lega. Ed è una buona notizia. Stavolta ha prevalso il centro sulla destra. E sulla via di Draghi sembrano essersi convertiti a posizioni più ragionevoli perfino i due cani da guardia  dell’ortodossia antieuropea salviniana, Borghi e Bagnai.

Conte ha dettato la linea ai 5 Stelle e ha convinto anche l’incerto Grillo. E anche questa è una buona notizia. E’ il segnale di un’ulteriore evoluzione dei grillini. Il Movimento è quello che soffrirà di più nel dare il consenso a Draghi, vista la superficialità e la rozzezza con cui in passato aveva espresso giudizi sommari e avventati contro l’ex presidente della Bce.

Il perimetro della maggioranza è molto ampio, come aveva chiesto Mattarella: fuori dagli schieramenti politici.

La natura del governo sarà politica ma non di parte, nel senso che nessuno potrà dire che questo è un governo di destra, di sinistra o di centro perchè in maniera convinta e non forzata  quasi tutti i partiti hanno deciso di sostenerlo.

Sarà anche di legislatura? Certamente questo è il mandato ricevuto da Draghi. Richieste di governo a termine sono cadute nel vuoto.

Ma a decidere quanto durerà il governo saranno, tra gli altri, soprattutto due fattori: i tempi di attuazione dei progetti e delle riforme e il destino istituzionale di Draghi. Tra un anno si vota per il successore di Mattarella. E Draghi sarebbe il candidato migliore. Speriamo che avrà, se non proprio completato, almeno realizzato gran parte dell’enorme mole di lavoro per cui il suo governo sta nascendo.

 

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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