La campagna vaccinale, nonostante i tagli alle forniture delle scorse settimane decisi dalle case farmaceutiche, procede con un buon andamento. Lo ha evidenziato il commissario all’emergenza Domenico Arcuri, nel corso del punto stampa.
“Siamo il primo paese europeo per numero di persone vaccinate”, ha esordito Arcuri. “Siamo i primi per numero di persone alle quali è stata inoculata sia la prima che la seconda dose. Da ieri sera, infatti, in Italia ci sono 956.389 cittadini vaccinati contro il Covid-19”. Siamo tra i Paesi in testa alla campagna vaccinale, “insieme alla Germania, che ha somministrato 2,248 milioni di dosi. Gli altri Paesi hanno un andamento più lento – ha spiegato -. Questo nonostante i tagli imprevisti alla campagna imposti dalle case produttrici. Ora sta riprendendo a ritmi accettabili e le somministrazioni stanno aumentando costantemente”.
“Nel nostro Paese l’80,6% delle dosi consegnate sono state gia’ inoculate. A gennaio la media era di 81mila cittadini vaccinati al giorno, poi si sono dimezzati, ma negli ultimi 10 giorni la media è tornata a crescere. L’obiettivo è quindi quello di arrivare a 6 milioni di italiani vaccinati entro marzo”, ha proseguito.
Arcuri ha quindi spiegato quali saranno i prossimi passi della campagna, grazie anche all’arrivo del vaccino Astrazeneca. “Sono arrivate 249.600 dosi del vaccino Astrazeneca, che adesso sono stoccate nel nostro hub di Pratica di Mare e dalla prossima settimana inizieremo a somministrarlo agli Italiani delle considerate prioritarie. Abbiamo quindi un’ulteriore arma per la vaccinazione degli italiani”.
Poi ha spiegato quali saranno le fasce di cittadini da vaccinare nelle prossime settimane. “Abbiamo quasi finito la prima fase della vaccinazione, che comprende anziani nelle Rsa e operatori sanitari. Adesso inizieremo a vaccinare gli over 80. Per la seconda fase sarà necessario avere 13 milioni di dosi, visto che la seconda fascia comprende circa 6,5 milioni di persone”.
“Poi sarà la volta degli over 60 con patologie critiche e vulnerabili – ha continuato Arcuri – Quindi si passerà al terzo gruppo: lavoratori dei servizi essenziali, le forze armate e i carcerati. Infine sara’ la volta di tuti gli altri”.
La campagna vaccinale Astrazeneca inizierà dai cittadini con età compresa tra i 18 e i 55 anni e “per questo – ha spiegato ancora Arcuri – Abbiamo deciso di continuare a somministrare, in modo parallelo, i vaccini Pfizer e Moderna alle persone anziane e più vulnerabili. Nella seconda fase che sta prendendo inizio puntiamo a vaccinare insegnanti, forze dell’ordine e forze armate, lavoratori dei servizi essenziali, il personale carcerario e i cacerati, il personale e gli ospiti di comunità, con l’obiettivo di abbassare così la diffusione del virus nelle persone più giovani”. Il commissario straordinario ha fatto quindi cenno al numero di dosi ricevute: “A gennaio abbiamo ricevuto 2,3 milioni, a febbraio prevediamo di ricevere 4,3 milioni, a marzo invece 8,3 milioni. Entro il primo trimestre 14,3 milioni di dosi”.
Gli ultimi due temi trattati da Arcuri in conferenza stampa sono quello della costruzione delle cosiddette “Primule”, cioe’ i padiglioni istallati in molte piazza d’Italia per la sommistrazione del vaccino e la possibilita’ di produrre anche nel nostro Paese i vaccini di Moderna e Pfizer. “Ieri si e’ conclusa la prima fase della richiesta pubblica di offerta necessaria alla costruzione delle Primule”, ha spiegato. “Sono pervenute 4 offerte da 4 raggruppamenti che tengono insieme complessivamente 31 imprese e proprio per questo ci sara’ una commissione valutatrice con l’obiettivo di essere del tutto indipendenti”. Nelle Primule opereranno anche medici e infermieri che sono stati chiamati per contribuire al programma vaccinale. “Ben 2.292 infermieri o dottori stanno per contribuire alla vaccinazione”, ha spiegato Arcuri accennando anche alla possibilita’ di ampliare questa platea. “Si sta realizzando in questi giorni l’accordo con il ministro Speranza con i medici di medicina generale, ai quali in futuro si aggiungeranno anche i pediatri di libera scelta”.
Infine, Arcuri ha spiegato che “la discussione anche tramite l’ambasciatore, che ringrazio, sul produrre anche nel nostro Paese vaccini Moderna e Pfizer e’ in corso. In Italia ci sono comunque le facilities necessarie per far andare in porto questa operazione. Il mio auspicio e’ quello di riuscire a far avere il maggior numero di dosi di vaccino possibili in Italia”.
Quanto alle consultazioni in corso per la formazione del nuovo esecutivo Draghi e il suo posto alla guida della gestione commissariare, Arcuri ha chiosato: “Io non penso e non giudico, sono abituato solo a lavorare”.