“I tecnici salgono al Colle. In un contesto in cui la situazione economica è molto difficile, con un PIL su base annua crollato dell’8,8% e del 2% rispetto al trimestre precedente del 2020 e del 6,6% rispetto al quarto trimestre del 2019, alla fine il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di affidarsi ad una figura di esperto dallo standing elevato, e riconosciuto a livello internazionale, per formare un governo “tecnico” che presuppone, verosimilmente, la scelta di Ministri individuati tra personalità altamente preparate nei propri ambiti di competenza.
Ancora una volta è emersa la necessità di affidare ai cosiddetti tecnici scelte che la politica, per questioni di consenso elettorale o, a volte, anche di scarsa competenza tecnica, non riesce ad operare compiutamente. Del resto, la fase è delicata perché ci sono da gestire ingenti risorse dare dal Recovery Plan e la campagna vaccinale, da cui dipendono la ripresa del nostro sistema economico e di molti settori produttivi.
Siamo di fronte quindi all’ennesima conferma che quando si cerca il cosiddetto cambio di passo il ricorso al coinvolgimento, a volte anche in extremis, di figure esperte e competenti diventa imprescindibile.
Da uomo d’azienda non mi stupisco: il principio si applica da sempre anche ai contesti produttivi e aziendali, quando, per promuovere uno scatto economico o gestionale o per evitare il fallimento di un progetto, si decide di introdurre, anche temporaneamente, figure altamente specializzate che aprano vie di sviluppo alternative o che mettano in atto misure di difesa contro turbolenze di mercato. Vorrei inoltre sollecitare un’ulteriore riflessione. Il supporto manageriale in azienda, in questo frangente, diviene peraltro particolarmente strategico se considerato in prospettiva. La tragedia della pandemia che, come esperti e scienziati continuano a sottolineare, avrà un impatto trasformativo sul contesto socio-economico globale, potrebbe presentare, paradossalmente, delle opportunità inaspettate di crescita e di investimento, nel post-emergenza, che potranno essere colte solo grazie ad un’accorta gestione delle linee di sviluppo imprenditoriali, in ogni settore produttivo.
Non sappiamo ancora quanto durerà il contributo dei tecnici a palazzo Chigi, ma sta di fatto che quando si ricercano soluzioni efficaci, tempestive, mirate e strutturali si chiamano in campo i cosiddetti esperti, coloro che hanno fatto della professionalità e della competenza i proprio tratti distintivi, caratteristiche che oggi più di ieri devono essere messe al servizio della crescita, per il Paese intero così come per ogni singola impresa”.