Il cinema arriva nelle scuole con “Vedere per capire, il cinema a scuola: Identità e Intercultura”, un progetto ideato dall’Associazione Methexis Onlus, che si occupa di promuovere l’educazione al cinema nelle suole e da 26 anni organizza il MedFilm Festival di Roma. Il progetto si inserisce nel quadro dell’accordo tra il MIUR e il Mibact che regola il Piano Nazionale Cinema per la Scuola.
“Vedere per capire, il cinema a scuola: Identità e Intercultura” propone un percorso formativo che unisce educazione all’immagine, educazione civica, conoscenze tecniche e pratiche di inclusione sociale, riflessioni su cultura e identità, per fare didattica con il cinema, sia durante le ore di scuola in presenza che in didattica a distanza. Confermata la modalità degli incontri che si terranno in presenza, una piccola grande vittoria per la condivisione degli spazi fisici che restituirà l’emozione e l’efficacia della visione collettiva e del dibattito dal vivo.
“Vedere per capire” si rivolge alle scuole secondarie IIS Luigi Einaudi di Roma e IIS Europa di Pomigliano d’Arco: il progetto coinvolge 100 studenti attraverso 21 incontri complessivi, con visioni di lungometraggi, documentari e cortometraggi, talk con i registi e addetti ai lavori moderati dalla squadra di professionisti dell’Associazione Methexis, lezioni di analisi e comprensione dei linguaggi e dei processi creativi che portano alla realizzazione di un film.
Ampio spazio sarà dedicato ai mestieri del cinema, facendo scoprire agli studenti il fascino e la complessità dell’industria dell’audiovisivo, capace di coinvolgere numerose e diversificate professionalità, tutte indispensabili alla realizzazione di un film ed alla sua visibilità al pubblico.
I professori e gli alunni avranno kit didattici e documenti utili alla riflessione sulle tematiche e lo sviluppo creativo dei film. Ogni scheda tecnica comprende sinossi e biografie, guide all’analisi filmica, percorsi da sperimentare in classe e a casa, bibliografie e consigli di visione, lettura ed ascolto.
“Vedere per capire” | I cortometraggi
I primi quattro incontri a Roma e a Pomigliano d’Arco, dal 4 al 24 febbraio, sono dedicati al mondo del cortometraggio, uno strumento unico per accedere alle tante sfaccettature del nostro tempo e comprendere le molteplici complessità del mondo in cui viviamo.
Storie dal Libano, Croazia, Palestina, per mostrare la ricchezza e varietà del cinema che si produce dall’altra parte del Mediterraneo. I film sono proposti in versione originale con i sottotitoli in italiano.
Into the Blue di Antoneta Alamat Kusijanović (Croazia)
Un intenso racconto di formazione ambientato sulle scogliere rocciose dell’Adriatico, vincitore del Premio Methexis come miglior corto al MedFilm Festival 2017.
Maradona’s Legs di Firas Khoury (Palestina)
L’occupazione dei Territori raccontata con freschezza e passione durante i Mondiali di calcio del 1990, attraverso il sogno di due bambini che vivono in un mondo che, per un attimo, sembra liberato da ogni bandiera o confine.
Bellissima di Alessandro Capitani (Italia)
Il corto che ha vinto il David di Donatello 2018: una favola metropolitana recitata in dialetto napoletano che affronta tra sorpresa, ansia e tenerezza fenomeni come il bullismo, l’apparire e l’accettarsi.
La nostra storia di Lorenzo Latrofa (Italia)
Un’emozionante animazione realizzata in 2D sul tema dell’emigrazione, un territorio comune che ci ha visto tutti protagonisti. Perché le storie degli emigranti di oggi sono le nostre storie del passato.
Sous l’écorce di Ève Chems de Brouwer (Francia)
Un racconto delicato e poetico, mai banale e pretenzioso, sulla malattia, l’accettazione di sé stessi, la visione dell’altro: una storia di acqua e pelle dalle rive al Mediterraneo.
Fuor d’acqua di Alessandro Marano (Italia)
La storia di Arianna, una ragazza come tante che alla vigilia di Natale si prepara a trascorrere la cena con la famiglia: ma non tutto è così gioioso come sembra, perché Arianna soffre di anoressia.
Three Centimetres di Lara Zeidan (Libano)
Un coming-of-age che in appena 9 minuti (e un unico piano-sequenza) affronta con candore raro argomenti spesso tabù come sesso, pulsioni e desideri: protagoniste quattro ragazze, strette sulla ruota panoramica di Beirut.
Panorama di Gianluca Abbate (Italia)
Un corto animato realizzato in After Effect, vincitore del Nastro d’Argento nel 2016: una potente riflessione sul concetto di città, i suoi confini e lo spazio vitale di ognuno di noi.
Gli ospiti degli incontri di approfondimento sono Paolo Vocca (avvocato, esperto in comunicazione strategica), Alessandro Marano (regista di Fuor d’acqua, realizzato in collaborazione con lo psicologo e psicoterapeuta Fabio Meloni, specializzato in disturbi del comportamento alimentare), Lorenzo Latrofa (regista di La nostra storia) e Gianluca Abbate (regista di Panorama).
“Vedere per capire” | I film
Gli incontri dedicati ai lungometraggi si terranno dal 25 febbraio al 6 maggio. In programma 4 film di finzione e 2 documentari selezionati per offrire agli studenti sia una panoramica sui generi che gettare le basi con cui coltivare il loro spirito critico e da cui costruire uno sguardo unico e personale sulle immagini e sul mondo.
Bangla di Phaim Bhuiyan (Italia)
l divertente e romantico film d’esordio (e decisamente autobiografico) del regista 50% bangla e 50% romano di Torpignattara, in perfetto equilibrio tra commedia sulla seconda generazione, cinema d’autore e video da youtuber.
Zen – Sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri (Italia)
L’opera prima della giovane regista vede protagoniste due ragazze sedicenni, Maia detta Zen e Vanessa, alle prese con gioie e dolori della crescita e dubbi sulla propria identità sessuale. Un racconto di formazione in cui poesia e immaginazione si alimentano e si completano.
Mediterranea di Jonas Carpignano (Italia)
Koudous è arrivato a Rosarno dopo un lunghissimo viaggio dal Burkina Faso e attraverso il deserto della Mauritania. Un film su tematiche centrali del nostro tempo (l’emigrazione, il lavoro nero, la criminalità) che mescola registri differenti (dramma, road movie, commedia) in maniera sorprendente.
Welcome di Philippe Lioret (Francia)
L’incontro tra l’istruttore di nuoto Simon e il giovane curdo Bilal, pronto da attraversare a nuoto la Manica per raggiungere la fidanzata in Inghilterra. Una parabola che racconta con grande semplicità ed empatia i temi dell’eguaglianza e dell’integrazione.
Selfie di Agostino Ferrente (Italia)
Vincitore del David di Donatello 2020, il documentario racconta la storia di due amici del Rione Traiano a Napoli ribaltando il punto di vista della macchina da presa: a girare da soli il film sono proprio i sedicenni Alessandro e Pietro, attraverso la camera frontale di un iPhone.
Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman (Italia)
Irma Testa come la Maggie di Million Dollar Baby: a soli 18 anni, è stata la prima donna pugile ad arrivare alle Olimpiadi, risultato straordinario per una ragazza nata e cresciuta in un quartiere difficile. Il film la segue durante gli allenamenti, la preparazione e la sua lotta quotidiana per trovare un posto nel mondo.
I registi Agostino Ferrente, Phaim Bhuiyan, Margherita Ferri, Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman saranno tra i protagonisti degli incontri con gli studenti, per rispondere alle domande e riflettere con loro sulle tecniche e sui significati dei film.
Methexis Onlus è un’associazione no-profit il cui principale scopo è quello di promuovere i valori di solidarietà, dialogo, comunicazione e cooperazione tra i popoli attraverso il cinema. Da 26 anni organizza il MedFilm Festival di Roma, il festival più antico della capitale, il primo in Italia dedicato alle cinematografie del Mediterraneo e da 18 anni il progetto Methexis, a forte vocazione formativa, rivolto a studenti delle scuole di cinema dei Paesi europei e mediterranei e ai detenuti degli Istituti di Pena italiani.