Il Gruppo Gino Falleri – Giornalisti 2.0 si schiera a fianco dei consiglieri di minoranza che hanno scelto di gridare pubblicamente le proprie ragioni per difendere l’Istituto di previdenza dei giornalisti dal baratro finanziario. “La certezza che ci portiamo dentro – affermano dal Movimento Gino Falleri – Giornalisti 2.0 che porta il nome del compianto Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, è che la difesa dell’Inpgi, che registra quest’anno un rosso da record, sia anche la salvezza di migliaia di giovani cronisti italiani e di tantissimi giornalisti in pensione. Lo andiamo ripetendo da settimane e da mesi, da quando il collega Pierluigi Roesler Franz ci ha spiegato nei dettagli quanto è profondo il malessere dell’Istituto, e soprattutto da quando abbiamo preso consapevolezza del ‘profondo rosso dell’Inpgi’ che si è andato allargando anno dopo anno. La crisi è tale da investire ormai l’intero sistema Paese. Il documento dei consiglieri Inpgi Carlo Parisi, Elena Polidori e Daniela Stigliano, è per noi, Gruppo Gino Falleri un atto di straordinario coraggio civile e corporativo”.
“Non si poteva essere più chiari e più coraggiosi di così – proseguono dal Movimento Gino Falleri – Dentro questo documento-testamento c’è un anima, un obiettivo, e soprattutto l’amore dichiarato e reale per la categoria dei giornalisti italiani e c’è la difesa per i più deboli. Finalmente qualcuno si decide di rimboccarsi le maniche e trova il modo per mettere a nudo un Sistema che è ormai alle corde. L’appello che facciamo è che altri consiglieri si ravvedano dei rischi pesantissimi che corre l’Istituto e ritrovino la strada maestra della morale e del risanamento oggettivo dell’ente pubblico a cui i giornalisti italiano fanno riferimento. I consiglieri Inpgi Carlo Parisi, Elena Polidori e Daniela Stigliano parlano oggi di una promessa di tagli, inutili e temporanei, in cambio dell’ingresso immediato dei comunicatori, almeno quelli pubblici, altrettanto inutile per le sorti dell’Inpgi”.
“Galvanizzata dalla crisi di governo e dalla speranza che un nuovo esecutivo possa modificare le posizioni finora assunte dai ministeri al tavolo di confronto – continuano dal Movimento Gino Falleri – la maggioranza che guida l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani ha tirato fuori dal cappello una nuova, anomala strategia: approvare una ‘delibera di intenti’ con cinque misure di aumento delle entrate e riduzione delle spese, che però non saranno varate senza allargamento della platea contributiva.
Vogliamo dirci tutto fino in fondo? Guardate l’ammontare delle retribuzioni dei manager dell’Inpgi per capire che molte spese si possono incominciare a tagliare proprio partendo dalla gestione interna dell’Istituto”.
“Parliamo di Compensi annui lordi corrisposti nel 2019 per incarichi dirigenziali di collaborazione e consulenza (al lordo delle ritenute previdenziali e fiscali a carico del percipiente) pari a 1.649.491,65, la spesa complessiva annua per incarichi dirigenziali, di collaborazione e consulenza (costo ‘ente’, comprensivo di oneri previdenziali e accessori a proprio carico 2.569.833,51 – concludono dal Movimento Gino Falleri – Non ci credete? Basta andare sul sito dell’Inpgi e troverete i dettagli di queste cifre. Ecco perché è ora di dire basta alle ipocrisie del gruppo di maggioranza in consiglio di amministrazione, che difende interessi diversi da quelli di cui parla invece il gruppo di minoranza”.