Un rapporto pubblicato questa settimana ha mostrato che Tunisia e Marocco sono i paesi nordafricani che utilizzano al meglio gli strumenti digitali per scopi economici. Contiene i risultati di un’indagine condotta dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), in collaborazione con la Commissione dell’Unione africana.
Il rapporto e’ stato diffuso in Brasile dall’ambasciata tunisina a Brasilia. Secondo il sondaggio, il 57% delle imprese in Tunisia e Marocco dispone di un sito web. Le tariffe sono del 47% per le piccole imprese, del 67% per le medie imprese e dell’80% per quelle grandi. L’OCSE la vede come una digitalizzazione significativa, a differenza di altri paesi.
Intitolato “Africa’s Development Dynamics 2021: Digital Transformation for Quality Jobs”, il rapporto mostra, tuttavia, che nonostante la rapida crescita dell’e-commerce in Nord Africa negli ultimi anni, i metodi di pagamento online e il trasporto merci efficiente sono ancora carenti nella regione. Secondo l’OCSE, e’ imperativo che le banche rendano disponibili metodi di pagamento digitali per beneficiare del commercio elettronico e promuovere la creazione di posti di lavoro. Sono necessari ulteriori investimenti anche nelle infrastrutture per consentire il trasporto di merci, afferma il rapporto. I bassi livelli di commercio elettronico e la disponibilita’ di servizi di consegna nella regione, a causa della mancanza di start-up, significano che i vantaggi della digitalizzazione non vengono sfruttati per stimolare la creazione di posti di lavoro.
Il Maghreb resta caratterizzato da un numero insufficiente di start-up distribuite in modo non uniforme all’interno e tra i paesi. Il rapporto afferma che l’Egitto, il Marocco e, in misura minore, la Tunisia sono i paesi della regione che hanno piu’ “fintech”, grazie a un ecosistema favorevole supportato da un forte sostegno governativo, un buon coinvolgimento del governo.
Settore privato e livelli soddisfacenti di formazione scolastica.
Al fine di aumentare il numero di fintech nella regione, il rapporto invita i responsabili politici a sostenere gli sforzi per investire nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, attraverso meccanismi di accelerazione dell’avvio e incentivi per produttori e importatori di apparecchiature ad alta tecnologia.
L’OCSE invita inoltre i governi a collaborare con il settore privato per sostenere la potenziale domanda di fintech e per porre maggiore enfasi sui partenariati tra fornitori di microfinanza e operatori mobili, e in particolare tra questi fornitori e fornitori di servizi finanziari digitali.