Lo rende noto l’Inps. L’insorgere dell’epidemia in Italia alla fine di febbraio e i provvedimenti normativi emanati con riferimento alla sospensione e alla riduzione delle attività economiche a partire da marzo, determinano delle misure elevatissime degli indici congiunturali del mese di aprile rispetto a quello di marzo, mese in cui l’Istituto non aveva ancora effettuato lavorazioni relative all’emergenza: aprile rappresenta infatti il primo mese nel quale di fatto si sono cominciate a svolgere le lavorazioni dell’istituto per l’autorizzazione delle misure di sostegno all’occupazione predisposte per l’emergenza sanitaria in atto.
Nel mese di dicembre 2020 sono state autorizzate 288,1 milioni di ore, il dato fa registrare una variazione congiunturale del +22,6% rispetto alle ore autorizzate a novembre 2020.
Per quanto riguarda la cassa integrazione ordinaria, i settori che assorbono il maggior numero di ore autorizzate sono nell’ordine:
“fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici ed elettrici” con 18,4 milioni di ore, “metallurgico” con 17,4 milioni di ore, “industrie tessili e abbigliamento” con 10,2 milioni di ore;
seguono i settori “costruzioni” con 9,5 milioni di ore e “pelli, cuoio e calzature” con 7,2 milioni di ore. Questi cinque settori in termini di ore autorizzate assorbono il 62% delle autorizzazioni del mese di dicembre.
Per la cassa integrazione in deroga il settore che ha avuto il maggior numero di ore autorizzate è il “commercio” con 33,9 milioni di ore, seguono “alberghi e ristoranti” con 20,4 milioni di ore, “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 5,8 milioni di ore. Questi tre settori assorbono l’86% delle ore autorizzate a dicembre per le integrazioni salariali in deroga.
Nel mese di dicembre 2020 i settori che hanno avuto più ore autorizzate nei fondi di solidarietà sono: “alberghi e ristoranti” con 38,1 milioni di ore, “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 23,3 milioni di ore, “commercio” ed “attività finanziarie” con 15,5 milioni di ore.
Per quanto riguarda le regioni, è la Lombardia che ha avuto, nel mese di dicembre 2020, il maggior numero di ore autorizzate di CIG ordinaria con 24,5 milioni di ore, seguita da Piemonte e Emilia-Romagna rispettivamente con 11,2 e 10,4 milioni di ore. Per quanto concerne la CIG in deroga le regioni per le quali sono state autorizzate il maggior numero di ore sono state: la Lombardia con 19 milioni di ore, il Lazio con 7,5 milioni di ore e il Piemonte con 6,5 milioni di ore. Per i fondi di solidarietà, le autorizzazioni si concentrano in Lombardia (38,5 milioni di ore), Lazio (17,2 milioni), Emilia-Romagna (8,3 milioni), Toscana (7,9 milioni).