Nei primi nove mesi del 2020, i ricavi complessivi registrati nel settore postale sono diminuiti in media del 2,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Tale risultato deriva da due tendenze di segno opposto, flessione dei servizi di corrispondenza e crescita di quelli relativi alla consegna dei pacchi, ormai in atto da tempo, ma che la pandemia ha ulteriormente accentuato: in particolare, i primi registrano rispetto ai primi nove mesi del 2019 una flessione del 28,1%, mentre i secondi in media risultano in aumento del 14,1% (con quelli nazionali che evidenziano introiti in crescita del 23,1%).
Le corrispondenti dinamiche dal lato dei volumi vedono una crescita del 29,7% nel numero di pacchi consegnati (+33,4% con riferimento alle sole consegne domestiche) ed una flessione del 21,6% nei servizi di corrispondenza. Il quadro concorrenziale del settore postale, nel suo complesso, vede il Gruppo Poste Italiane principale operatore con il 39,3% (ma in flessione di 6,3 punti percentuali su base annua), seguita da BRT (13,8%), UPS (10,9%) e GLS Italy (9,9%), mentre Amazon cresce di 3,4 punti percentuali raggiungendo l’8,3%.