mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Casa dei papà

Da poco meno di cinque mesi ospita padri separati costretti a vivere nell’indigenza a causa delle troppe spese di mantenimento per i figli.

È la “Casa dei papà”, progetto nato due anni fa e portato avanti, con impegno e determinazione, dall’associazione “Giovani per San Vincenzo” di cui è presidente Luigi Carbone.

La struttura, 300 metri quadri all’interno di uno spazio concesso dalle suore “Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli”, si trova a Napoli in via Santa Luisa de Marillac.

Luigi Carbone

Presidente come è nata l’idea della “Casa dei Papà”?
“Siamo un’associazione giovanile che fa parte del ramo laico della grande famiglia vincenziana. San Vincenzo de’ Paoli viene ricordato e venerato per la sua propensione verso i poveri. Ci siamo ripromessi di seguire le sue orme e quindi abbiamo immaginato un’opera segno che rispondesse ai bisogni dei nuovi poveri, tra cui rientrano i padri separati. Molti di loro, pur avendo un lavoro, sono schiacciati dal peso degli oneri di mantenimento e spesso finiscono a dormire in auto o in giacigli di fortuna”.

Quanti sono attualmente i vostri ospiti?
“Quattro. Prima ne sono entrati due, poi se n’è aggiunto un altro e così via. Il tutto per creare una comunità che si adegui alla convivenza. Il nostro obiettivo è quello di garantire la protezione della dignità e il recupero della persona. Ecco perché abbiamo pensato di realizzare un progetto zattera…”.

Cioè?
“Nel senso che ci proponiamo di traghettare la persona da un punto all’altro della sua vita. Si tratta di un periodo transitorio che deve servire a ricomporre i cocci di quello è accaduto. Per ognuno dei nostri ospiti viene avviato un percorso personalizzato”.

Questo che cosa comporta?
“Non siamo un dormitorio pubblico al quale può accedere chiunque. Anche per tutta la vita. Vogliamo aiutare il papà separato a sfruttare questo momento di difficoltà per ripensare la sua vita e individuare le soluzioni per diventare nuovamente autonomo. Nel frattempo gli offriamo un tetto e una sistemazione dignitosa, in maniera tale che potrà tranquillamente continuare a vedere i figli in un ambiente consono”.

Che genere di servizi offrite?
“Un servizio di consulenza legale, a cura dell’avvocato Annalisa Palumbo, che oltre a valutare insieme alle altre nostre professioniste le domande degli aspiranti ospiti, verifica se i patti divorzili sono equi o se occorre appellare qualche sentenza ed uno di carattere psicologico con le psicologhe Clara Capraro e Martina Missano che aiutano gli ospiti a gestire al meglio questa fase difficile dell’esistenza in cui fa capolino la depressione”.

Chi vi finanzia?
“Non abbiamo fondi pubblici, né li chiediamo. Ci hanno sostenuto la Fondazione Grimaldi, le Suore Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paolo – che ci hanno offerto la residenza in comodato d’uso, la Congregazione della Missione di San Vincenzo e Mondo Convenienza che ci ha fornito l’arredo”.

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