Lavoratori e cittadini fragili, gli over 65, personale sanitario, insegnati, studenti, e ora i lavoratori portuali. Si allunga giorno dopo giorno la lista dei candidati ad avere la priorità nel ricevere il vaccino anti Covid. A scendere in campo è Assoporti che lancia in pista i suoi associati per sollecitare l’Istituto superiore di sanità e il Comitato tecnico scientifico a dare il via libera per far vaccinare, dando loro la priorità, ai lavoratori portuali.
“Con una nota del 5 gennaio, indirizzata al Commissario Straordinario Domenico Arcuri, Assoporti ha chiesto che i lavoratori portuali vengano inserite tra le categorie da vaccinare prioritariamente”, scrive l’Associazione che raggruppa le imprese portuali Italiane, “la nota evidenzia che grazie all’impegno, i rischi e i sacrifici di tante lavoratrici e lavoratori, i porti non si sono mai fermati durante l’emergenza sanitaria e questo ha garantito l’approvvigionamento dei beni essenziali in tutto il Paese”.
Un motivo, per cui secondo Assoporti, è necessario mettere subito in lista i lavoratori degli scali marittimi italiani e, un po’ a sorpresa, anche i dirigenti e amministratori delle Autorità portuali che hanno il potere di gestione dei porti.
“Per tale motivo nella nota”, ribadisce Assoporti, “si richiede che dopo le categorie degli operatori socio-sanitari, i residenti e il personale delle Rsa e le persone di età avanzate, fra quelli delle “attività essenziali” vengano inclusi i lavoratori dei porti, unitamente al personale delle Autorità di Sistema Portuale, affinché gli stessi possano proseguire in piena sicurezza le proprie attività nella catena logistica del Paese”.