Doveva svuotare il Pd e costruire il nuovo polo moderato italiano, sul modello del partito centrista di Macron in Francia.
Ma il progetto di Matteo Renzi sembra sempre più destinato al fallimento politico. Alla forza parlamentare che consente comunque a Italia Viva di tenere in scacco il governo e la maggioranza, sembra corrispondere sempre meno il consenso elettorale, come dimostrato dai deludenti risultati delle amministrative e da sondaggi che inchiodano il partito renziano a percentuali sempre più basse. Il progetto di Italia Viva non è mai decollato, complice forse anche una certa ambiguità nel tenere in vita il governo Conte II ma svolgendo sistematicamente un ruolo di opposizione interna.
Sta di fatto che nelle ultime ore, secondo quanto riferisce il Fatto Quotidiano, sarebbe montato un forte malessere anche nei gruppi parlamentari renziani, con alcuni senatori che, pentiti di aver seguito l’ex premier nell’avventura centrista, sarebbero tornati a bussare alle porte del Partito democratico chiedendo di essere riaccolti. E pare che Zingaretti le porte non le avrebbe affatto chiuse.
Sembra che ad aggravare le tensioni dentro Italia Viva avrebbe contribuito l’atteggiamento tenuto da Renzi nei confronti di Conte negli ultimi giorni, giudicato eccessivamente ondivago e contraddittorio (sempre a detta del giornale di Travaglio)
Il Fatto quotidiano riporta il malumore di diversi parlamentari e fa pure i nomi di quelli che vorrebbero tornare a casa, cioè al Nazareno. Si tratterebbe di Giuseppe Cucca, Eugenio Comincini, Donatella Conzatti, Leonardo Grimani e Gelsomina Vono. Ma in realtà i potenziali fuggiaschi potrebbero essere pure in numero superiore.
Certo, tutti sanno quanto Travaglio e company siano poco amici di Renzi, ancora di più da quando Italia Viva ha aperto ufficialmente la crisi di governo, quindi il condizionale è d’obbligo, ancora di più di fronte alle smentite che sarebbero piovute dai diretti interessati. Anche Libero tuttavia confermerebbe malumori fra i senatori, manifestati apertamente nei corridoi del Parlamento. E ci sarebbero degli ambasciatori dem che starebbero seguendo la situazione molto da vicino, mantenendo contatti stretti con i dissidenti e trattando un loro eventuale rientro nei gruppi del Pd.
Si tratta soltanto di indiscrezioni giornalistiche, ma certamente gli ultimi sondaggi che danno Italia Viva al di sotto del 3% (vedi la rilevazione Swg di lunedì scorso) non sono certamente incoraggianti per chi aveva seguito Renzi convinto che avrebbe dominato la scena politica e determinato i destini del governo e del Paese. Scoprendo invece che il tutto rischia di tradursi soltanto in un fuoco di paglia.
(Lo_Speciale)